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Agevolazioni fiscali nel Mezzogiorno: tutte le misure 2023

di Barbara Weisz

6 Gennaio 2023 16:00

La Legge di Bilancio 2023 proroga i crediti d'imposta per le imprese del Sud: agevolazioni per acquisto macchinari, investimenti in ZES o per R&S e impianti di compostaggio.

Le imprese nel 2023 potranno continuare ad utilizzare tutti i crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno: macchinari, ricerca e sviluppo, impianti di compostaggio. Le proroghe sono state inserite nel corso del passaggio alla Camera della Legge di Bilancio 2023.

Il riferimento normativo è contenuto nei commi da 265 a 270 della legge 197/2022 (la Manovra economica in vigore dal 1° gennaio 2023). Vediamo tutto.

Credito d’imposta investimenti SUD

Il comma 165 proroga fino al 31 dicembre 2023 l’agevolazione prevista dalla Manovra 2016, andando a modificare il comma 98 della legge 208/2015. Riguarda l’acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive che si trovano nelle zone assistite delle regioni Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise.

Il credito d’imposta varia a seconda delle dimensioni dell’impresa:

  • 10% per le grandi imprese,
  • 15% per le aziende di medie dimensioni,
  • 20% per le piccole imprese.
  • nei Comuni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dai terremoti che si sono succeduti dal 24 agosto 2016, sale al:
    • 25% per le grandi imprese,
    • 35% per le medie imprese,
    • 45% per le piccole.

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Sono prorogate (comma 267) anche le disposizioni dell’articolo 5 del decreto legge 91/2017 sugli investimenti effettuati nelle zone economiche speciali (ZES). In questi casi, il credito d’imposta non può superare i 100 milioni di euro per singolo investimento. Le aliquote sono le stesse sopra esposte.

Agevolazione investimenti ricerca e sviluppo

Il comma 268 estende, sempre fino al 31 dicembre 2023, le maggiorazioni disposte dall‘articolo 244 del decreto 34/2020 delle aliquote del credito di imposta per R&S in favore delle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno. Sono agevolati gli investimenti in ricerca e sviluppo in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Anche in questo caso l’aliquota cambia a seconda delle dimensioni d’impresa, nel seguente modo:

  • 45% per le piccole imprese, che occupano meno di cinquanta persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro,
  • 35% per le medie imprese che occupano almeno cinquanta persone e hanno ricavi pari ad almeno 10 milioni di euro,
  • 25% per le grandi imprese, con almeno duecentocinquanta addetti e fatturato sopra i 50 milioni di euro oppure totale di bilancio pari ad almeno 43 milioni di euro.

Le attività di ricerca e sviluppo agevolabili sono identificate dall’articolo 1, comma 200, della legge 160/2019: in generale, ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico. Ci sono poi specifiche per le singole spese (ricercatori e tecnici, macchinari, software, contratti di ricerca, brevetti, consulenze).

Impianti di compostaggio agroalimentari

Si estende al 2023 il contributo sotto forma di credito d’imposta per le spese relative ad installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i Centri agroalimentari presenti nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. E’ il beneficio previsto dal comma 831 della legge 234/2021, che viene modificata introducendo la proroga. Il credito d’imposta è al 70% degli importi rimasti a carico del contribuente, nel limite massimo di 1 milione di euro.