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Decontribuzione Sud prorogata: come si applica il Bonus INPS

di Anna Fabi

20 Dicembre 2023 08:38

Prorogata la Decontribuzione Sud per i datori di lavoro privati del Mezzogiorno, bonus fino al 30 giugno 2024: istruzioni, cumulo ed esempi pratici.

La Commissione Europea ha autorizzato la proroga della misura “Decontribuzione Sud” fino al 30 giugno 2024. Questo Aiuto di Stato, infatti, è previsto fino al 2029 ma richiede di volta in volta il disco verde della UE per poter essere applicat0.

Il Bonus Sud consiste in un esonero contributivo senza limiti di importo, in favore dei datori di lavoro privati localizzati in Regioni del Mezzogiorno, al fine di incentivare le assunzioni con contratti lavoro dipendente.

Le istruzioni per l’utilizzo dell’esonero INPS – introdotto dal comma 161 della Legge 178/2020 – sono sempre le stesse, contenute nel Messaggio 4593/2022.

Vediamo tutte le regole e i casi particolari.

Importo  Bonus INPS per assunzioni al Sud

L’esonero non prevede un limite individuale di importo massimo, se non quello stabilito per gli aiuti di Stato dal Temporary Crisis Framework. Pertanto è rapportato alla percentuale di contribuzione prevista.

Il massimale di erogazione degli aiuti per ciascuna azienda beneficiaria è fissato a 300.000 euro per quelle attive nei settori pesca e acquacoltura e a 2 milioni di euro per le altre imprese ammissibili al regime di aiuti.

In base alla legge istitutiva della misura, lo sconto INPS è pari al 30% fino al 2025, al 20% nel 2026-27 e al 10% nei due anni successivi.

Beneficiari Decontribuzione Sud 2023-2024

L’esonero contributivo  si applica a tutti i datori di lavoro, non necessariamente costituiti in forma di impresa, delle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il requisito territoriale si riferisce alla sede in cui si svolge la prestazione di lavoro.

Per sede di lavoro si intende l’unità operativa presso cui sono denunciati in Uniemens i lavoratori.

Sede operativa e legale diverse

Un datore di lavoro con la sede legale in regioni non oggetto di decontribuzione può comunque applicare il Bonus Sud a unità operative ubicate nelle regioni ammesse. La condizione necessaria è che tale unità operativa risulti regolarmente associata al datore di lavoro e registrata all’interno dell’apposita sezione del “Fascicolo elettronico aziendale”.

La Struttura INPS territorialmente competente, a seguito di specifica richiesta da parte del datore di lavoro interessato e dopo aver effettuato i dovuti controlli, inserisce il codice di autorizzazione “0L” (Datore di lavoro che effettua l’accentramento contributivo con unità operative nei territori del Mezzogiorno).

Lavoro in somministrazione

Nel caso della somministrazione, rileva il luogo di effettivo svolgimento della prestazione lavorativa. Se il lavoratore svolge la propria prestazione lavorativa presso un utilizzatore che si trova nelle regioni del Mezzogiorno, il beneficio può essere riconosciuto a prescindere da dove effettivamente abbia sede legale o operativa l’Agenzia di somministrazione. Viceversa, se il lavoratore è dipendente di un’Agenzia di somministrazione con sede legale o operativa in regioni del Mezzogiorno, ma svolge la prestazione lavorativa presso un utilizzatore ubicato in regioni differenti, il beneficio non può essere riconosciuto.

Lavoro marittimo

Infine, il caso dei lavoratori marittimi, ai quali l’esonero contributivo spetta se componenti dell’equipaggio di navi iscritte nei compartimenti marittimi del Mezzogiorno. L’INPS evidenzia che dall’iscrizione della nave e dalla connessa abilitazione alla navigazione, scaturiscono una serie di attività gestionali, spesso collegate con la località d’iscrizione, quali, ad esempio, richieste di servizi vari (amministrativi, portuali, cantieristici) e di altre prestazioni connesse con l’esercizio della nave, a cominciare dal lavoro marittimo.

Imprese e settori esclusi dalla Decontribuzione Sud

  • i settori agricolo e domestico,
  • enti pubblici economici,
  • istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici,
  • enti trasformati in società di capitali, anche se interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione,
  • ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato,
  • aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali,
  • consorzi di bonifica,
  • consorzi industriali,
  • enti morali,
  • imprese del settore finanziario,
  • imprese soggette a sanzioni adottate dall’UE.

Obblighi del datore di lavoro

L’agevolazione si applica a tutti i contratti di lavoro subordinato, nel rispetto del requisito geografico della sede di lavoro, sia instaurati che instaurandi.

Il datore di lavoro deve essere in regola con gli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi della normativa in materia di DURC, non violare norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge, rispettare accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Cumulabilità con altre agevolazioni assunzioni

Il Bonus Decontribuzione Sud nel 2023 è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote contributive previsti dalla normativa sulle assunzioni agevolate, sempre che non vi sia un espresso divieto di cumulo previsto da altra disposizione.

E’, per esempio, cumulabile con l’incentivo all’assunzione di over 50 disoccupati da almeno 12 mesi (articolo 4, commi da 8 a 11, legge 92/2012), l’incentivo all’assunzione di disabili (articolo 13 legge 68/1999), l’incentivo all’assunzione di beneficiari di NASpI (articolo 2, comma 10-bis, legge 92/2012).

Nel 2024, le sopra citate agevolazioni sono sistituite dalla nuova deduzione prevista dalla Manovra 2024. Resta invece la Decontribuzione Sud, che sarà cumulabile con le nuove formule di assunzione agevolata, anche per beneficiari di sussidi al reddito (dall’ex Reddito di Cittadinanza al nuovo Strumento per la Formazione e il Lavoro e Assegno di Inclusione).

Nel caso di cumulo con altre agevolazioni, il calcolo che si applica è il seguente: il Bonus Sud si applica in via residuale sulla contribuzione residua datoriale, non esonerata ad altro titolo.

Esempi di cumulabilità

  • Fruizione in contemporanea dell’agevolazione per l’assunzione in sostituzione di lavoratrici o lavoratori in congedo prevista, per le aziende con meno di 20 dipendenti, dall’articolo 4, comma 3, del dlgs 151/2001, pari al 50% dei contributi datoriali dovuti, e della Decontribuzione Sud. L’esonero del 30 per cento del Bonus Sud troverà applicazione a seguito dell’abbattimento della contribuzione operato in virtù dell’altra agevolazione.
  • Fruizione in contemporanea dell’agevolazione al 50% per l’assunzione di uomini over 50 disoccupati da almeno 12 mesi, prevista dall’articolo 4, commi da 8 a 11, della legge 92/2012, la Decontribuzione Sud troverà applicazione a seguito dell’abbattimento della contribuzione operato in virtù della predetta previsione normativa.

La circolare dettaglia infine le modalità di compilazione dei flussi Uniemens.