Business Analytics, ovvero conoscere il maggior numero di informazioni possibili, saperle analizzare correttamente per formulare previsioni e mettere a punto strategie utili per l’impresa: il SAS Forum 2015, a Milano il 22 aprile, ha visto esperti italiani e internazionali, provenienti dal mondo produttivo e accademico, proporre spunti di riflessione a 360 gradi per aiutare le aziende a sfruttare le opportunità offerte dagli advanced analytics (Analytics for everyone, lo slogan).
«Capire l’importanza dei dati oggi è più vitale che mai – sintetizza Emanuela Sferco, Regional Marketing Director di SAS -, i dati sono essenziali per non rimanere indietro, per non essere travolti dagli eventi, per non venire guidati dal caso o da altre dinamiche non controllabili». E le informazioni che ne derivano «aprono nuove strade e suggeriscono la via per un progresso profittevole e sostenibile».
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«Siamo tutti pollicini digitali» ha spiegato Dino Pedreschi, docente di informatica dell’Università di Pisa utilizzando una metafora che ben descrive il mondo interconnesso del terzo millennio, e le opportunità che possono derivarne per l’innovazione. I numeri forniscono un ulteriore tassello per comprendere le dimensioni del fenomeno: nel mondo ci sono 7 miliardi di persone, di cui 6,8 utilizzano un telefono cellulare.
In pratica, dati, immagini, video, conversazioni, tutto quello che postiamo sui social network, piuttosto che (per passare a un ambito aziendale), tutti i dati di mercato che possono interessare una determinata attività, se correttamente analizzati rappresentano uno strumento utilissimo per le imprese che devono mettere a punto strategie, che riguardino la vendita di un prodotto, l’organizzazione più efficace da dare all’impresa, la volontà di espandersi all’estero.
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Insieme ai più classici canali che le imprese utilizzano per ottenere informazioni utili (survey, audience panel, e via dicendo), ci sono oggi i dati che arrivano dal web, dai social network, dai forum ad esempio sull’utilizzo di un determinato prodotto.
SAS offre alle imprese soluzioni di software per la Business Analytics con il preciso obiettivo di aiutarle a migliorare performace e risultati e di supportare i manager a prendere le decisioni migliori con la necessaria velocità. Le PMI si confermano un mercato particolarmente strategico in questo senso, non a caso stanno sempre più diventando un target di primo piano per le grandi aziende dell’IT internazionale. Il punto di incontro fra l’esperienza, la conoscenza del territorio, la flessibilità di una piccola e media impresa, e le tecnologie rappresenta uno dei trend degli ultimi anni. Alle PMI, spiega Gianluca Picciolo, Regional Sales Director Volume Business CEE, SAS propone strumenti specifici come Visual Statistics e Visual Analytics. L’offerta per le PMI è comunque a 360 gradi, pensata per le diverse esigenze (dalla reportistica a strumenti più avanzati di analisi), sempre tenendo presente le esigenze di semplicità, costi contenuti, competenze.
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Durante la sessione plenaria del SAS Forum 2015 si sono avvicendati esperti che hanno proposto «riflessioni e nuove idee in grado di favorire quel salto di pensiero verso la cultura e l’intelligenza analitica», come ha spiegato Marco Icardi, vicepresidente Central East Europe di SAS: Giovanni Bossi, Banca IFIS, Massimo Delledonne, Università degli Studi di Verona, Mauro Fanfoni, ENI Retail market G&P, Marco Fedi, Allianz, Stefano Fiorentino, Sky Italia, Pierre Philippe Mathieu, Agenzia Spaziale Europea, Dino Pedreschi, Università di Pisa, Riccardo Sabatini, SISSA e EPFL. Nel corso della giornata, sessioni parallele e workshop dedicati ai temi più sfidanti relativi a Big Data e Business Analytics, arene tecnologiche focalizzate sulle soluzioni SAS, una Demo Area per sperimentare le tecnologie, anche con l’aiuto di esperti.
