Google Page Speed: siti web più veloci

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 29 Luglio 2011
Aggiornato 26 Gennaio 2023 16:19

Google Page Speed Service offre anche a professionisti e aziende l'opportunità di massimizzare senza sforzi la velocità di apertura delle pagine dei propri siti web.

Google Page Speed Service, appena rilasciato, è il nuovo servizio online tramite cui aziende e professionisti possono massimizzare senza troppi sforzi la velocità di apertura delle pagine dei propri siti Web. Uno strumento importante per siti aziendali e di e-commerce, in quanto la velocità di aumenta il ranking su Google.

Page Speed Service si pone come intermediario tra server e client, andando direttamente a osservare il codice ed effettuare operazioni di compressione, per offrire all’utente finale una navigazione più rapida e fluida attraverso i server Google.

L’utilizzo dello strumento è semplicissimo: è sufficiente inserire il DNS del proprio sito web e attendere che Page Speed compia le dovute ottimizzazioni. Google promette performance migliorate dal 25 al 60%; trattandosi di un sistema automatizzato, sono infatti in gioco numerosi fattori che possono incidere anche pesantemente sui risultati.

Con Page Speed Service, Google aggiunge un nuovo tassello alla famiglia Page Speed (dopo Page Speed browser extension, Page Speed Online API e mod_pagespeed) mettendo così a disposizione dei webmaster gli strumenti necessari alla creazione di portali sempre più veloci ed accessibili, nella speranza di creare un ecosistema Internet sempre più dinamico e funzionale.

La velocità dei siti web è un importante criterio di valutazione compiuta da Google per il posizionamento sui motori di ricerca. Senza contare che alcune ricerche hanno mostrato una certa insofferenza degli utenti dinanzi a portali troppo lenti o con problemi di funzionalità.

Aziende e professionisti che desiderano aumentale la propria visibilità possono simulare l’azione di Google Page Speed Service oppure richiedere una prova gratuita per un periodo limitato di tempo, dopodiché lo strumento diventerà a pagamento.

FONTI:  Webnews