Statali: assenza per maltempo da retribuire

di Teresa Barone

Pubblicato 29 Marzo 2018
Aggiornato 16:15

In caso di assenza per meteo avverso i dipendenti pubblici dovrebbero essere ugualmente retribuiti: la Corte dei Conti si appella all'ARAN.

In caso di assenza dal lavoro causata dalle condizioni metereologiche avverse, come il maltempo legato ad una violenta nevicata, la retribuzione dei dipendenti statali dovrebbe essere corrisposta dallo Stato. Questa è l’opinione della Corte dei Conti, che attraverso una richiesta di parere inviata all’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) attraverso la segreteria generale si propone di fare luce sull’argomento e chiarire eventuali spettanze.

In merito alla nevicata del 26 febbraio 2018 che ha coinvolto anche la Capitale, infatti, la richiesta di parere n. 2179 inoltrata il 5 marzo scorso si basa sulla considerazione che la prestazione lavorativa dei dipendenti deve essere retribuita in eguale misura e che il meteo avverso non può essere considerato come causa di danno erariale imputabile ai lavoratori.

Secondo la Corte dei Conti, inoltre, ai dipendenti che non sono riusciti a recarsi regolarmente a lavoro non dovrebbero essere decurtate ore di permesso o giorni di ferie, mentre ai colleghi che non hanno avuto difficoltà a raggiungere garantendo il servizio dovrebbe essere riconosciuto un turno di riposo compensativo.

Sarà l’ARAN, rispondendo alla richiesta di parere, a fare chiarezza sulla questione.