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Accise Energia per imprese: nuove aliquote

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 18 Aprile 2012
Aggiornato 13 Marzo 2022 14:25

Emendamento al Ddl Fiscale ridefinisce ancora una volta le accise Energia per le imprese, criticate da Confindustria che chiede tutela per il manifatturiero italiano: le nuove aliquote.

Trovano spazio anche le accise energia per le imprese nel disegno di legge di conversione del decreto di semplificazione fiscale, è stato infatti presentato e approvato dalla Camera un emendamento che le modifica nuovamente.  L’emendamento approvato è già il secondo intervento in soli 3 mesi e modifica profondamente la tassazione del settore elettrico: a partire da giugno le aliquote passano a:

  • 0,0125 a kWh per i primi 200mila kWh consumati;
  • 0,0075 euro a kWh tra i 200mila e il milione 200mila kWh;
  • imposta fissa di 4.820 euro per i consumi superiori.
Emendamento al Ddl Fiscale ridefinisce le accise Energia per le imprese

Un nuovo cambiamento fortemente criticato da Confindustria che chiede al Governo di avviare una politica di tutela del manifatturiero italiano in materia, perché per questo settore l’energia elettrica rappresenta un fattore strategico: i continui cambiamenti – insieme al fatto che il costo è superiore del 30% rispetto al resto d’Europa – creano disorientamento e ostacolo per la crescita competitiva.

La questione energetica, secondo Confindustria, dovrebbe «essere rivista in modo organico, affidando al Governo una delega in tal senso» così da dare piena attuazione alla direttiva europea 96 del 2003 che promuove tra gli Stati Membri l’adozione di un sistema correlato all’efficienza complessiva dei consumi.

Intanto il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ascoltato in commissione Finanze del Senato, ha ricordato che anche nella bozza di Ddl di delega fiscale approvata in CdM è prevista la revisione della disciplina delle accise sui prodotti energetici, anche in funzione del loro contenuto di carbonio, secondo i criteri auspicati dalla stessa Confindustria.

Grilli ha anche dichiarato che i proventi che deriveranno da tali misure serviranno a finanziare le agevolazioni riservate allo sviluppo e alla diffusione delle fonti rinnovabili.