Microsoft, parte Startup Revolutionary Road 2015

di Barbara Weisz

19 Marzo 2015 16:24

Terza edizione di Startup Revolutionary Road di Microsoft con Fondazione Cariplo e Fondazione Filarete: formazione, software e iniziative per la nascita di startup italiane.

Pronti, via: parte la Startup Revolutionary Road di Microsoft, giunta in questo 2015 alla sua terza edizione, dedicata ai giovani che hanno un’idea imprenditoriale da trasformare in business. Programmi di formazione e mentorship gratuiti, software e tecnologie, per alimentare in Italia il settore delle startup e dell’innovazione. L’iniziativa di Microsoft, in collaborazione con Fondazione Cariplo e Fondazione Filarete, si presenta forte dei numeri delle passate edizioni: oltre 50mila giovani raggiunti con attività di formazione, più di 5mila500 ragazzi formati durante le Startup School, 280 Startup nate grazie a Startup Revolutionary Road e oltre 1500 occasioni di lavoro create.

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È già ripartito il Barcamper, che come negli anni scorsi percorre l’Italia in lungo e in largo per attirare giovani a iniziative di scouting, competizioni per start up, in genere per andare a incontrare i giovani con idee imprenditoriali sul territorio e metterli nelle migliori condizioni per sviluppare la loro idea imprenditoriale. Quest’anno, iniziative particolari per giiovani nelle scuole superiori.

Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, spiega che l’edizione 2014 ha già rappresentato dei passi avanti rispetto a quella d’esordio del 2013, ad esempio migliorando la distribuzione sul territorio delle 280 startup create: resta nettamente in testa il Nord, con il 51%, seguito da centro, 24%, e Surd e isole, 25%. Come si vede, esiste ancora una preponderanza delle regioni settentrionali, meno accentuata però rispetto all’abbondante 60% del 2013.

Quest’anno Microsoft intende migliorare sul fronte della partecipazione femminile, ancora bassa (al 20%, contro l’80% di start up maschili). È comunque «un dato  un po’ più alto rispetto a quello dell’ecosistema delle start up italiane, ma che non sale rispetto al 2014», sottolinea Purassanta. Altro obiettivo, questo tradizionalmente centrale per lo Startup Revolutionary Road, quello di far restare i talenti e le imprese digitali in Italia.

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Il paese, spiega Stefano Firpo, direttore generale Politiche Industriali del ministero dello Sviluppo Economico, tre anni fa in tema di Startup era praticamente a zero, mentre in questi anni sta recuperando terreno: legge sulle Start up innovative, agevolazioni per investitori, normativa sull’equity crowdfuning, iniziative per facilitare finanziamenti e accesso al credito. Ora, bisogna contiuare a crederci, perché «l’Italia ha forti potenzialità», tutte da sviluppare per portarsi alla pari con le best practise europee in tema di politiche industriali per le Startup.

L’iniziativa di Microsoft si inserisce in questo trend, perseguendo fra gli altri l’obiettivo di evitare che i giovani che vogliono aprire una nuova impresa vadano a Londra, Zurigo, Parigi, (quest’ultima, la città con il numero di metri quadri più grande del mondo dedicato alle Startup).

Fra le altre novità 2015, il numero di partner, salito da 6 a 9, con l’ingresso di Giardino dei Talenti, CYFE (Center for Young and Family Enterprise) e Parco Tecnologico Padano, che affiancano ItaliaCamp, Fondazione Filarete, TechGarage, Polihub, I3P Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino e InnovAction Lab. Infine, anche quest’anno Startup Revolutionary Road è inserito nel programma YouthSpark, l’iniziativa globale di Microsoft dedicata alla formazione dei giovani per favorire occupazione e nuova imprenditorialità.

Giuseppe Guzzetti, presidente Fondazione Cariplo, saluta con particolare soddisfazione il fatto che fra le Startup avviate diverse sono a vocazione sociale, quindi imprese «che si pongono l’obiettivo di risolvere problemi legati alla disbailità o alla raccolta fondi di organizzazione no profit», favorendo anche l’importante obiettivo di dare lavoro ai giovani.

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La presentazione dell’edizione 2015 è stata occasione per concoscere da vicino le sei migliori Startup 2014. Eccole:

  • Squeezol: fondata nell’agosto 2013 da un gruppo di quattro trentenni, è un innovativo sistema di pagamento per acquisti collettivi, che funziona online e permette di dividere una spesa facendo affluire tutti i pagamenti di diverse persone su un unico conto. Partner: I3P Politecnico di Torino;
  • Menuale: società nata nel 2013 da un progetto cartaceo, per la precisione da una Guida dei ristoranti, che ora è nline e di fatto è un motore di ricerca che contiene tutti i menù dei ristoranti, e permette di scegliere dove andare a mangiare inserendo il nome di un piatto. Partner: Polihub;
  • Do Solidale: società che attraverso una app (Hug, Tap to donate) consente di effettuare donazioni direttamente dal device mobile favorendo la completà trasparenza del progetto a cui si contribuisce e la tracciabilità della donazione. La app sarà lanciata sul mercato in aprile, scaricabile gratuitamente tramite i principali store. Partner: Fondazione Filarete;
  • Filo: start up nata nel 2014 che punta sul settore IoT, internet delle cose. C’è un dispositivo bluetooth che si può attaccare agli oggetti che si rischia di perdere per renderli sempre reperibili. E’ possibile attivare una soneria (detto in parole molto semplici, come quando si fa squillare il cellulare per ritrovarlo), ma anche ricevere una notifica sullo smartphone. Partner: Innovation Lab;
  • itLosers: gaming factoru specializzata nello sviluppo di giochi per dispositivi Mobile. Le app vengono sviluppate cercando di unire semplicità e velocità di gioco. Prima uscita: giugno 2015 su Windows Phone. Partner: Barcamper;
  • Pandora Group: impresa che trasfroma scarti e rifiuti in strutture intelligenti per l’arredamento, in particolare pavimenti galleggianti, pareti ventilate, pareti divisorie per interni, soluzioni abitative trasportabili ed ecosostenibili, soluzioni energeticamente efficienti per Data Center Modulari. Partner: ItaliaCamp.

(Fonte: Startup Revolutionary Road Microsoft)