Energia: Monti depotenzia le Regioni

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 10 Ottobre 2012
Aggiornato 15 Febbraio 2013 16:43

Il Ddl Monti sul Federalismo prevede che la legislazione in tema di Energia rientri tra le competenze esclusive dello Stato: i dettagli del disegno di legge di riforma del Titolo V della Costituzione.

Addio alle competenze legislative delle Regioni in tema di Energia con il Ddl Monti che rivede il Federalismo; oltre a infrastrutture, turismo e comunicazioni, tornerà ad essere soggetto a legislazione esclusiva dello Stato: lo prevede il Ddl di riforma del titolo V della Costituzione approvato dal Consiglio dei Ministri.

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Ad illustrare le singole competenze che verranno riportate a livello centrale con la riforma del Titolo V della Carta è stato lo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti, in occasione di un incontro con le delegazioni di Regioni ed Enti locali a Palazzo Chigi, poche ore prima dell’approvazione in CdM del Ddl sul Federalismo.

Numerosi i pareri contrari, tra i quali quello della Lega Nord e quello del presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani su tutti. Quest’ultimo ha chiesto al Governo un ripensamento e l’avvio di un confronto condiviso.

Per il movimento padano si tratta di un tentativo «volto a minare l’autonomia legislativa e di entrata e spesa delle Regioni sulla base della quale si è svolto l’intero processo del federalismo fiscale».

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Roberto Maroni ha incalzato dichiarando che «ridurre i poteri delle Regioni è una posizione centralista. Solo il fascismo aveva questa opinione delle Regioni e dei Comuni».