La Puglia punta sull’open source

di Tullio Matteo Fanti

13 Luglio 2011 14:30

Il Presidente della Regione Puglia ha presentato il Disegno di Legge regionale sul software libero. Si prevedono risparmi sui costi dell'Amministrazione e nuove opportunità di business,

La regione Puglia ha presentato un nuovo Disegno di Legge firmato dal Presidente regionale Nichi Vendola in collaborazione con l’assessore Nicola Fratoianni, attraverso il quale la Regione punta ad incentivare l’utilizzo di software open source. L’iniziativa troverà una prima area fertile all’interno della Pubblica Amministrazione regionale per estendersi poi al mondo delle imprese.

Il Disegno, attualmente in fase di approvazione presso il Consiglio regionale, sembra destinato a porre le basi per una vera rivoluzione sia sul piano economico che culturale: togliendo il monopolio del software alle multinazionali si offre a cittadini e Amministrazione la possibilità di utilizzare software gratuito e si creano al contempo nuove opportunità di business.

Ciò consentirà a Uffici regionali, enti, istituzioni ed altre componenti legate all’Amministrazione della regione Puglia un risparmio quantificato in un milione di euro all’anno solamente per quanto riguarda i sistemi operativi. Ma le opportunità si estendono anche alle imprese e ad altre realtà.

È previsto infatti un piano triennale per promuovere progetti di ricerca con il coinvolgimento delle imprese, dei distretti produttivi, del sistema universitario e della ricerca. Si apriranno inoltre interessanti opportunità di business che vertono attorno alla personalizzazione dei software e alla creazione di prodotti compatibili. «Per le piccole imprese che operano nel settore dell’informatica – spiega Fratoianni – si aprono possibilità ancora inesplorate».

Un disegno di legge che sicuramente farà parlare di sé nel prossimo futuro, quindi, soprattutto alla luce delle polemiche nate lo scorso dicembre a causa di un accordo stipulato con Microsoft da parte della Regione Puglia per la fornitura di software alle istituzioni locali.