Google Docs accoglie i Web Font

di Tullio Matteo Fanti

22 Settembre 2010 16:40

Google Docs offre ora 6 nuovi font con cui rendere i documenti più eleganti e personali, tra i quali figura un font preso direttamente da MS Office, utile per una maggiore fedeltà nella conversione tra formati

Google offre un primo assaggio delle nuove Font API svelate nei mesi scorsi con l’inclusione in Google Docs di 6 nuovi eleganti Web Font. I font sono stati accuratamente studiati per rendere i documenti più eleganti e, in alcuni casi, rendere più semplice la conversione o l’importazione in altri formati; la suite per ufficio in salsa cloud diventa così ancora più appetibile come strumento di lavoro.

Sino ad oggi le famiglie di font messe a disposizione da Google Docs erano alquanto limitate per l’impossibilità di utilizzare caratteri che non fossero già installati all’interno dei computer degli utenti. Le nuove Font API rilasciate da Google nei mesi scorsi hanno finalmente infranto tale limitazione, offrendo la possibilità di leggere i font direttamente da remoto, senza la necessità di alcuna installazione a livello locale.

Le possibilità espressive in Google Docs da oggi aumentano quindi in maniera esponenziale, con la possibilità di creare documenti decisamente più personali e di aspetto gradevole, direttamente online. I set di caratteri provenienti da Microsoft Office (Calibri e Cambria) permettono inoltre una importazione più fedele dei documenti provenienti dalla suite Redmond e una più fedele conversione tra formati. Tra i nuovi caratteri disponibili figurano inoltre Droid Serif e Droid Sans, derivati direttamente dalla piattaforma Android, oltre a Consolas e Corsiva.

Come sottolineato da Google all’interno del suo blog, questo è solamente l’inizio: ulteriori nuovi font sono all’orizzonte e appariranno nel corso dei prossimi mesi, in un continuum di aggiornamenti che con tutta probabilità non si esaurirà in tempi brevi. Nel corso del tempo appariranno inoltre font compatibili con linguaggi specifici, ad esempio il greco e l’ebraico.

Trattasi di una svolta importante per Google Docs poiché consente al servizio online di presentarsi non solo come utile e non oneroso, ma anche come “bello”: i file prodotti assumono valore estetico importante, avvicinandosi così progressivamente ai risultati ottenibili con Microsoft Word, OpenOffice Writer o altri software omologhi.