Agevolazioni fiscali per impatriati

Risposta di Anna Fabi

Pubblicato 27 Aprile 2017
Aggiornato 30 Dicembre 2020 10:50

Erika D. D. chiede:

Vorrei delucidazioni sul rientro di un lavoratore che ha prestato servizio all’estero e decide di ritornare in Italia. So che ci sono agevolazioni fiscali in questo senso per chi è rientrato entro dicembre 2015. Esistono agevolazioni per periodi successivi, soprattutto nel 2017?

Le agevolazioni per il rientro in Italia dei lavoratori (impatriati) che si erano trasferiti all’estero sono state rese strutturali dalla Legge di Bilancio 2017. Lo prevede il comma 150 della Legge di Stabilità, che introduce anche novità sull’entità del beneficio fiscale. Il reddito prodotto da questi lavoratori concorre a formare la base imponibile per il 50% (mentre fino all’anno scorso concorreva fino al 70%). Inoltre, l’agevolazione, prima riservata ai soli lavoratori dipendenti, è estesa anche ai lavoratori autonomi.

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I requisiti sono i seguenti: il lavoratore deve essere stato all’estero nei cinque periodi di imposta precedenti, e deve impegnarsi a restare residente in Italia per almeno due anni, e prestare attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiana. Per i lavoratori dipendenti, ci sono altre due condizioni: l’attività lavorativa viene svolta presso un’impresa residente nel territorio dello Stato, il lavoratore svolge ruolo direttivi o possiede requisiti di elevata specializzazione o qualificazione.

L’agevolazione si applica per cinque periodi di imposta (quello in cui viene effettuata la richiesta e i quattro successivi) e non è cumulabile con quelle previste per il rientro dei ricercatori.

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