L’Innovation Economy secondo Intel: intervista a Thomas M. Kilroy

di Francesco Sica

Pubblicato 30 Settembre 2009
Aggiornato 27 Febbraio 2018 09:28

Analisi del mercato IT globale, con tutte le risposte tecnologiche che Intel offre oggi alle imprese e in particolare alle PMI: intervista esclusiva per l'Italia.

In occasione dell’incontro fra Thomas M. Kilroy, General Manager del Sales and Marketing Group di Intel Corporation, e Luigi Fusco, Senior Advisor dell’ESA/Esrin – tenutosi a Frascati, presso la sede di quest’ultima – PMI.it (Gruppo HTML) ha avuto l’opportunità, in esclusiva per l’Italia, di scambiare due parole e di fare alcune domande a entrambi.

Si è parlato non solo sull’importante collaborazione in essere fra Intel e la European Space Agency (l’Esa/Esrin è fra i primi ad aver scelto per i sei nuovi server E4 il nuovissimo processore Intel Xeon 5500 series, nome in codice Nehalem-EP), ma anche per avere degli interessanti spunti di riflessione sull’andamento economico globale e sulle strategie atte ad accrescere la competitività sotto il profilo IT.

Prima di riportare il contenuto dell’intervista, è opportuno spendere alcune parole sulla figura professionale di Thomas Kilroy, la cui lunga esperienza e la conoscenza del mercato enterprise ne fanno una fonte autorevole per analizzare l’andamento del mercato IT globale rivolto al mondo delle imprese, anche in funzione dell’auspicata ripresa dalla crisi, e per conoscere come siano cambiate, negli ultimi tempi, le esigenze e le abitudini di spesa IT delle aziende.

Thomas M. Kilroy si è unito alla grande famiglia Intel nel 1990 come responsabile delle vendite regionali nella divisione Personal Computer Enhancements Operation, dove si è occupato del brand Intel per l’area centrale degli Stati Uniti. Dopo soli tre anni, nel 1993, è stato promosso responsabile vendite per il Nord America, nel contesto del Intel’s Reseller Channel Operation. Successivamente, nel 1996, è arrivata la carica di General Manager, sempre in seno all’RCO, con l’assunzione di responsabilità per il Global Channel Business di Intel, per poi divenirne Vicepresidente, nel 2000.

Due anni dopo diviene Vicepresidente del SMG e General Manager del Communications Sales Organization, dove poi assume anche il ruolo di General Manager, nel 2002, occupandosi delle vendite globali dei prodotti Intel. Un anno dopo ha ricevuto la nomina di Co-Presidente di Intel America, espandendo le proprie mansioni a responsabile vendite e marketing per Nord e Sud America. Fino a poco fa è stato Vicepresidente e General Manager del Digital Enterprise Group, responsabile della divisione di maggior peso di Intel Corporation, rivolta al mondo business (con offerta di server, sistemi di storage, networking, ecc.), alla quale è riconducibile più della metà dei ricavi della multinazionale.

Da pochi giorni, Intel Corporation ha comunicato un cambiamento alla struttura organizzativa e Kilroy è stato promosso General Manager del Sales and Marketing Group (SMG), ovvero della nuova divisione cui fa capo l’intera offerta di Intel, della quale risponde direttamente a Paul Otellini, CEO e Presidente di Intel Corporation.

Prima ancora di insediarsi nel suo nuovo ufficio, Thomas Kilroy è tornato in Italia, dopo ben cinque anni di assenza ufficiale, per un lungo giro di meeting e, soprattutto, per rafforzare la prestigiosa partnership con l’ESA.

«Per Intel, questa è una grande opportunità per dimostrare di poter garantire il livello di performance richiesto in un ambito in cui è necessaria una elevatissima potenza di calcolo», ha commentato Kilroy, che poi ha aggiunto: «Non si tratta solo di fornire il massimo della tecnologia da noi disponibile, ma di comprendere le specifiche richieste, in modo da definire meglio anche i nostri stessi prodotti futuri.

È la ragione per cui questa è una collaborazione strategica per entrambi, perché è una sfida costante, un incentivo a comprendere e anticipare i trend. È un confronto che accettiamo costantemente in ambito HPC (High Performance Computing) anche con altre grandi istituzioni e realtà internazionali e che ci permette di stabilire una roadmap per i prossimi cinque o dieci anni».

PMI.it: La crisi economica ha “riscritto” priorità di investimento e strategie di business di molte aziende. Come è riuscita Intel a rispondere all’attuale domanda del mercato Enterprise, basata su una rinnovata esigenza di risparmio sui consumi senza sconti sulle performance?

T. Kilroy: È interessante notare come il lancio della nuova architettura Nehalem sia stata effettuata proprio nel corso di quest’ultimo anno; una grande innovazione, potremmo definirla come il lancio più importante per un nostro prodotto della classe Server Business. I tempi sono difficili, ma le nuove, incredibili performance che questa nuova architettura offre erano così imponenti, tenendo anche conto delle specifiche di risparmio energetico, che, nonostante la forte flessione del mercato verso il basso, siamo comunque usciti vittoriosi.

Il motivo è che, oggi, è possibile sostituire nove server single-core con una sola macchina basata su tecnologia Nehalem, ottenendo lo stesso livello di performance. Viceversa, è possibile ottenere un guadagno di prestazioni pari al 93%, confrontando le performance 1:1. Abbiamo ottenuto ottimi risultati. Le grandi aziende necessitano di un livello di performance senza compromessi e il nostro lavoro è proprio quello di rendere queste performance facilmente accessibili, in modo energeticamente efficiente.

PMI.it: Quali sono le novità Intel più interessanti in ambito Server e Storage per le imprese italiane, per la maggior parte di dimensioni medio-piccole?

T. Kilroy: Stiamo integrando sempre più… In Intel abbiamo dei team che si occupano di innovare e integrare e credo che questo sia un punto cruciale per le aziende. Innovare è portare la tecnologia più recente sul mercato, ma integrando è possibile farlo in modo più conveniente per le aziende di piccole e medie dimensioni che non hanno IT sofisticate.

La possibilità di offrire la nostra tecnologia a misura d’azienda ci permette di essere più efficienti in un determinato scenario informatico. Spesso le aziende sono vincolate, limitate, dalla grandezza dei dati che devono trattare. Grazie a noi non devono scendere a compromessi con le performance, perché possono affidarsi ai nostri prodotti integrati e di grande efficienza a livello di consumo energetico.

PMI.it: Su quali tecnologie e prodotti puntare per accrescere la propria competitività con investimenti IT sostenibili?

T. Kilroy: Da un punto di vista relativo al versante Client, bisognerebbe investire su una tecnologia che permetta al lavoratore di essere più produttivo. Noi ci siamo concentrati in particolare sulle soluzioni portatili, non palmari, ma sul mobile inteso come laptop o computer portatile, perché permettono un’ esperienza lavorativa completa in movimento. Se ci si sposta da un palazzo all’altro, da una stanza all’altra, si può continuare a lavorare, aumentando di conseguenza la produttività. La tecnologia, l ‘ essere interconnessi 24:7, ogni giorno per tutta la settimana, aiuta un individuo a ottimizzare il proprio tempo e a migliorare l’efficienza lavorativa.

Per quanto riguarda il versante Server, direi che tutto ciò che stiamo cercando di ottenere è un abbassamento dei costi della gestione dei dati. Basta guardare la mastodontica potenza di calcolo necessaria all’Esrin… Il nostro lavoro è di garantire la precisione e le prestazioni richieste, ma soprattutto farlo in modo che richieda meno energia, offrendo contemporaneamente la maggiore efficienza in quel determinato scenario di calcolo.

PMI.it: Nell’immediato futuro, quali piattaforme business Intel reputa posseggano le maggiori potenzialità e il miglior rapporto qualità/prezzo per l’utenza professionale, nei diversi ambiti Server, Storage e Networking?

T. Kilroy: Per l’utenza business occorre una piattaforma che sia maggiormente produttiva, ma noi offriamo anche delle opportunità basandoci su una tecnologia chiamata vPro, che tutela le Proprietà Intellettuali rendendo sicuro quel determinato device, cha sia un laptop o altro, facendo anche in modo che sia più facile da gestire. Questa è una cosa molto importante per un tipo di utenza professionale.

Nella domanda si fa riferimento all’ambito Server, Storage e Networking… Credo si sia parlato parecchio dell’architettura a doppio socket di Nehalem, la chiamiamo DP; bene, stiamo portando quella stessa tecnologia fino a quattro socket, mantenendo il medesimo ingombro, e il lancio è previsto per il prossimo anno. Eppure, tornando con la mente ai tre ambiti di cui sopra, non posso fare altro che pensare al concetto di virtualizzazione dei dati. Molti reparti IT sono a caccia di efficienza di calcolo nella gestione dati: la tecnologia della virtualizzazione consente il management dinamico di carichi di lavoro fra più piattaforme. Credo che il supporto per la virtualizzazione, la garanzia di performance di prim’ordine e i bassi consumi energetici siano indispensabili.

È stata poi la volta di Luigi Fusco, felice di poter spiegare nei dettagli le finalità e le esigenze del progetto di monitoraggio del pianeta Terra. L’avamposto italiano della European Space Agency è un luogo in cui vengono impegnate “griglie” di processori per elaborare quantità imponenti di dati. In tal senso, secondo Fusco, l’apporto di Intel è stato cruciale grazie alla potenza di calcolo garantita dai nuovi server.

PMI.it: Può descriverci cos’è Esrin e cosa fa esattamente?

L. Fusco: Cos’è l’ESA se non un’Organizzazione Intergovernativa, da non confondersi con la Commissione Europea o con l’Unione Europea, mentre Esrin è una fondazione sita in Italia, cuore pulsante del monitoraggio del pianeta Terra. La direzione è qui e tutti i programmi europei che si occupano dell’osservazione del Pianeta fanno riferimento a Esrin.

Ma abbiamo anche una divisione dell’ESA che, grazie a un nuovo tool, si occupa di gestire il nuovo sistema finanziario dell’ESA, il Network, fino al sito web… diciamo che qualsiasi cosa sia relativa al settore ICT viene monitorata da questa struttura. Infine vi è anche un altro interessante aspetto relativo alle telecomunicazioni: uno speciale laboratorio, interamente dedicato alle comunicazioni spaziali. Per esempio, se si guarda agli ultimi avvenimenti nel nostro Paese, ai poveri soldati che hanno perso la vita in Afghanistan, tutte le comunicazioni per fornire supporto remoto e telemedicina in tutta Europa partono da qui.

PMI.it: Quali vantaggi offre una buona osservazione della Terra?

L. Fusco: Il più grande vantaggio è certamente quello di poter osservare cosa sta accadendo al nostro pianeta in tempo reale, sia sincronicamente che diacronicamente, in modo sistematico. Si è in grado di acquisire una vasta quantità di dati che ci permette di capire i processi evolutivi del nostro povero Pianeta. Recentemente, per comprendere le problematiche dei cambiamenti in corso, un nuovo dipartimento è stato aperto in Inghilterra. Molte delle attività le svolgiamo in cooperazione con questo nuovo centro e con le Agenzie Spaziali internazionali e tutte le Comunità Ambientali a livello europeo e mondiale. Attraverso queste sinergie cerchiamo di imprimere un moto evolutivo alle scienze e alle istituzioni, in modo da comprendere meglio il nostro Pianeta.

PMI.it: Come nasce la collaborazione Esrin-Intel e come si è articolata fino ad oggi?

L. Fusco: Come spesso accade, è tutto iniziato per puro caso… Sebbene possa affermare che la casualità sia stata in qualche modo pilotata. Sono almeno dieci anni che l’ESA lavora con i grandi dell’informatica e abbiamo avuto il piacere di iniziare con una delle maggiori realtà mondiali come Intel.

La nostra esigenza era di disporre di elevata potenza di calcolo per produrre risultati immediati e in breve tempo. Grazie ai satelliti ESA, Esrin è uno dei principali centri di raccolta dati geografici del mondo e uno dei nodi grid più attivi. L’attuale archivio è di circa 5 petabyte con una futura espansione ai 15 petabyte prevista entro il 2020.Questo consistente patrimonio viene messo ogni giorno a disposizone della comunità scientifica che studia la Terra.

Di qui la nostra necessità di avere computer ad alte prestazioni, che permettano di sviluppare progetti e simulare scenari scientifici con una elevata rapidità continuando ad assicurare un’efficienza energetica superiore per ridurre i costi dell’elettricità. Ciò che facciamo è tentare di comprendere gli input che arrivano dal settore ICT per andare poi oltre, nel tentativo di migliorare costantemente.

La collaborazione con Intel ci ha permesso di semplificare molto la nostra infrastruttura IT garantendoci una maggiore velocità delle transazioni del data center e una più efficiente gestione del carico di lavoro dei server. Una cooperazione che, fra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2009, ha dato grandi frutti e della quale mi sento assolutamente soddisfatto.

PMI.it: Quali vantaggi ha introdotto l’installazione dei sistemi Intel e quali i compiti principali assolti dai nuovi server?

L. Fusco: Dal momento in cui sono stati assemblati i nuovi server basati sugli Intel Xeon 5500 hanno dimostrato di poter effettuare in tempo reale o quasi la maggior parte delle mansioni più cruciali per il nostro team, con un risparmio del 50% sui tempi di elaborazione dei dati. Ciò è essenziale soprattutto in caso di calamità naturali dove la possibilità di avere i dati in tempo quasi reale è di fondamentale importanza per gli operatori del settore che devono a loro volta trasformarli in informazioni aggiornate alle protezioni civili o agli organi per la gestione delle emergenze.

Nel caso del terremoto dell’Aquila, a inizio aprile, siamo stati in grado di produrre per la Protezione Civile un modello dell’area colpita in poco più di tre ore: prima ce ne sarebbero volute più di sei.