Crisi e IT: meno lavoro? Più criminalità online

di Noemi Ricci

15 Luglio 2009 17:30

Secondo un recente report Cisco, l'attuale crisi economica e il conseguente indebolimento del mercato del lavoro, anche IT, porterà ad un aumento delle truffe online. Persino ad opera di ex-dipendenti

Il crescente indebolimento del mercato del lavoro potrebbe condurre ad un aumento della criminalità online da parte di lavoratori licenziati, soprattutto se questi possiedono delle competenze informatiche. Questo l’allarme lanciato da Cisco nel suo consueto Rapporto sulla Sicurezza.

Dunque, le imprese devono vigilare attentamente i dipendenti scontenti che possono essere tentati da sete di rivalsa e facili guadagni provenienti da truffe online o altre attività cybercrime.

In quanto ex-dipendenti a conoscenza di procedure e sistemi, rappresentano un serio pericolo per l’impresa poichè – a differenza delle minacce esterne- conoscono le carenze nella sicurezza di quell’azienda.

Inoltre, nel Report di metà anno, Cisco mette in guardia le aziende che utilizzano consulenti IT a breve termine o con contratto a progetto: monitorare livello e durata di ogni accesso ai dati sensibili.

Anche il Financial Times, lo scorso maggio, ha ricordato il rischio di aumento delle frodi a opera dai dipendenti nei confronti di proprie aziende a causa della congiuntura.

In aprile l’Association of Certified Fraud Examiners, la
il più grande organizzazione anti-frode del mondo, ha rivelato nel suo report “Occupational Fraud: A Study of the Impact of an Economic Recession” che ben il 90% degli intervistati si aspetta un aumento dei casi di frode nel corso dei prossimi 12 mesi.