Disaster recovery: imprese impreparate

di Alessandra Gualtieri

23 Novembre 2007 18:00

Symantec ha diffuso i dati di uno studio internazionale sulla capacità delle aziende di far fronte ai problemi di disaster recovery: in aumento le criticità ma non i test e i collaudi

Le aziende sanno bene quanto sia elevato il rischio di problemi di business continuity nell’ambito delle attività lavorative, tanto che in più di un’occasione si sono trovate nella condizione di farvi fronte ricorrendo a soluzioni di disaster recovery.

Eppure, come evidenziato dalle ultime rilevazioni Symantec, l’approccio a queste criticità è ancora immaturo: la maggior parte delle società analizzate non effettuano collaudi o test periodici, dimostrandosi poi impreparate a fronteggiarle quando avvengono (48%).

Ancora peggio: nel 48% dei casi, i collaudi effettuati hanno riscontro negativo, tuttavia nulla viene fatto per porvi rimedio. Inoltre, soltanto il 40% delle imprese effettua valutazioni di impatto per più di una minaccia (la più collaudata rimane il configuration change management). Il 12%, infine, non procede ad alcun controllo preliminare.

In Italia, i test di controllo vengono effettuati ogni 8,8 mesi e rigurdano server per database e applicazioni. Il 51% delle quali sono considerate business critical. Più trascurate, invece, le tecnologie mobili, sia che si tratti di laptop che di PDA, che rientrano nei piani di disaster recovery solo nel 40% dei casi.

«Per un’azienda la capacità di affrontare un evento disastroso può fare la differenza fra rimanere sul mercato o fallire», ha commentato Carla Arend, Program Manager, European Storage Software and Services di IDC. «Ciò nonostante questo studio mostra che il panorama mondiale conta numerose imprese che non hanno ancora affrontato abbastanza seriamente la questione».

Secondo le rilevazioni di Privacy Rights Clearinghouse, solo nel 2006 sono state rilevate 116 intrusioni nei database che hanno coinvolto circa 65 milioni di dati, per un costo/perdita totale di circa 1 miliardo di dollari.

Per scongiurare il rischio di ingenti danni, Symantec ha annunciato la disponibilità della nuova release di Database Security 3.0, che offre una gamma di nuove funzionalità per supportare le aziende a prevenire la perdita di proprietà intellettuale o dati sensibili, ma anche per rispettare la conformità con le normative in materia di protezione dei dati.