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Vaccino Covid, Decreto online: richiamo al via ma non per tutti

di Alessandra Gualtieri

27 Settembre 2023 20:58

Vaccino Covid aggiornato al via: somministrazione alle categorie a rischio, gli altri solo previa disponibilità delle dosi, poi richiamo ogni 12 mesi.

Con la pubblicazione della Circolare del Ministero della Salute del 27 settembre 2023 (Indicazioni e raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2023/2024 anti COVID-19), prende il via la campagna vaccinale anti Covid per la stagione invernale 2023-2024.

Il provvedimento riporta in dettaglio tutti i criteri operativi per la somministrazione delle dosi del richiamo (vaccino aggiornato Pfizer), che diventa annuale, con copertura stimata di sei mesi.

Vaccino Covid 2023-2024 alle categorie prioritarie

La novità è che a ricevere la nuova dose di vaccino contro il Coronavirus non saranno tutti i cittadini.

Un richiamo gratuito spetta alle consuete categorie di soggetti a rischio: persone con più di 60 anni; fragili di qualunque età; ospiti di strutture per lunga degenza; donne in gravidanza e nel “post partum” anche in allattamento; operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, sul territorio e in strutture di lungo-degenza; studenti di medicina e delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali; personale sanitario e socio-sanitario in formazione.

Invito al vaccino anche per coloro che non lo hanno mai ricevuto (ciclo primario) e per i bambini da 6 mesi ai 4 anni che non hanno completato un ciclo primario di vaccinazione anti‐Covid o che non sono mai risultati positivi al Sars‐CoV‐2: in questo caso sono previste 3 dosi (di cui la seconda a 3 settimane dalla prima e la terza a 8 settimane dalla seconda).

Tutti gli altri potranno farne richiesta solo “previa disponibilità di dosi“.

Copertura e durata del richiamo

La dose di richiamo con con il vaccino aggiornato alle nuove varianti del Coronavirus è raccomandata a distanza di 6 mesi dall’ultima dose o dall’ultima infezione, a prescindere dal numero di dosi ricevute o infezione.

Se necessario, si può anticipare a 3 mesi. Nè una infezione recente non impedisce di potersi vaccinare.