Da Bruxelles servizi consolari a distanza

di Lorenzo Gennari

29 Ottobre 2009 15:30

Il ministero degli affari esteri ha presentato un progetto per il consolato digitale a Bruxelles. In cantiere anche la riorganizzazione degli uffici consolari del MAE

Nei giorni 26 e 27 ottobre 2009 si è svolta, presso il Consolato d?Italia a Bruxelles, una missione parlamentare finalizzata alla presentazione da parte del Ministero degli affari esteri dei servizi consolari a distanza.

L?On. Alfredo Mantica, sottosegretario agli Esteri con delega agli Italiani nel Mondo, insieme al ministro Carla Zuppetti, direttore generale Dgie alla Farnesina, alle Commissioni Esteri di Camera e Senato e ai parlamentari eletti all?estero hanno tenuto una conferenza stampa per dimostrare come funzionerà il nuovo Consolato digitale.

I singoli cittadini avranno la possibilità di collegarsi tramite pc alla piattaforma, che consentirà loro di poter accedere ai servizi consolari direttamente da casa propria, con un semplice clic.

Attraverso il consolato digitale si potranno ottenere una serie di servizi, pagandoli direttamente online, per i quali fino a oggi era necessario recarsi fisicamente in Consolato, spesso perdendo tempo e denaro, a causa di eventuale distanza e spostamenti.

«Quello del Consolato digitale è un sistema concepito tra il 2006 e il 2007, presentato nel 2008 alla fiera della Pubblica Amministrazione. Dovrebbe partire fra pochi mesi in Belgio e in Germania, secondo quanto dichiara lo stesso Mantica, per poi coprire tutta l?Europa e il mondo. Tra le innovazioni portate dal sistema digitale, ci sarà anche il passaporto biometrico, contenente le impronte digitali, che dovrà essere disponibile dal primo luglio 2010 secondo accordi presi in sede europea.

Verranno inoltre creati dei terminali pubblici, i cosidetti “totem”, che verranno sistemati presso strutture che lo Stato possiede, o anche presso imprese private. Attraverso il sistema del Consolato digitale (o Sifc, Sistema integrato delle funzioni consolari) sarà possibile accedere, digitando il nome di città e nazione, alle informazioni che riguardano i consolati italiani presenti in quella zona di mondo, comprensive di mappa e sito web.

Insomma, «è il momento della svolta», come dice quasi con orgoglio il sottosegretario agli Esteri. Con il consolato digitale, il passaporto biometrico, la razionalizzazione delle rete consolare nel mondo, il governo ha la speranza di poter offrire in futuro gli stessi servizi che esistono oggi. L?Italia ? sottolinea Alfredo Mantica ? è uno dei paesi con la più grande rete diplomatica nel mondo, dopo gli Stati Uniti. Riflettiamo».