Antievasione: i Comuni segnalano online

di Marina Mancini

16 Febbraio 2009 09:30

Dagli Enti locali segnalazioni antievasioni in pochi click attraverso il canale per lo scambio dati sistematico tra comuni e uffici delle Entrate

L’Agenzia
delle Entrate
utilizzerà il canale telematico per le "segnalazioni" antievasione dai Comuni.

È partito lo scorso 9 febbraio il servizio attraverso il quale le
amministrazioni comunali segnalano all’Agenzia delle Entrate tutti i dati
necessari per la lotta all’evasione; la procedura telematica "Segnalazioni" è accessibile tramite il
Siatel, sistema di interscambio con l’anagrafe tributaria.

La scelta del Web nasce dall’esigenza di tagliare tempi e costi e soprattutto di aumentare efficacia, efficienza e sicurezza.

L’Agenzia delle Entrate ricevuti i dati via Siatel in modalità protetta e tracciata, li vaglierà e potrà richiedere all’ente locale di inviare anche la documentazione cartacea.

I Comuni avranno accesso all’anagrafe tributaria che riguardano i contratti
di somministrazione di luce, gas, acqua e quelli di locazione, i bonifici
bancari e postali per le ristrutturazioni edilizie e le informazioni sulle
denunce di successione di immobili.

Le amministrazioni comunali potranno così, attraverso un controllo incrociato dei dati, verificare la posizione contributiva di ogni cittadino e segnalare agli uffici delle Entrate tutti i casi di evasione fiscale riscontrati durante il controllo.

Per i casi accertabili necessariamente entro il 31 dicembre dell’anno di
riferimento, l’invio telematico dovrà avvenire entro il 30 giugno dello stesso anno; in questo modo si consentirà agli uffici dell’Agenzia di vagliare e analizzare con accuratezza le informazioni.

Sotto i riflettori dunque i contribuenti con un’elevata capacità contributiva che adotta comportamenti evasivi in particolar modo appartenenti al settore immobiliare, del commercio, dell’edilizia e delle libere professioni.

Mediante il controllo online sarà possibile anche controllare coloro
che per motivi di convenienza fiscale hanno dichiarato residenze fittizie
all’estero o anche coloro che pur iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero fruiscono di servizi comunali o di riduzioni fiscali non spettanti.