L’Inail accetta la sfida della trasparenza

di Lorenzo Gennari

23 Giugno 2008 18:00

Il consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV) dell'Inail raccoglie la sfida lanciata dal ministro Renato Brunetta e rende pubblici i compensi e le indennità dei propri organi

In occasione della presentazione del rapporto di fine consiliatura, tenutosi oggi a Roma a Palazzo Marini, il CIV dell’Inail ha pensato di rendere disponibili online i compensi dei propri organi.

Il presidente Giovanni Guerisoli non solo accetta l’invito alla trasparenza, ma addirittura rilancia in favore del CIV stesso. «Proprio nel rispetto della linea e delle strategie annunciate dal nuovo esecutivo relativamente al ruolo nel nostro Paese delle Pubbliche Amministrazioni vogliamo evidenziare l’esiguità di tali indennità e compensi, se rapportate al valore reale delle funzioni attribuite al CIV stesso», ha affermato il presidente.

Guerisoli sostiene infatti che sia giusto cacciare i dipendenti fannulloni, ma allo stesso tempo ritiene «doveroso premiare il merito, anche nella Pubblica Amministrazione».

«Per questo motivo – ha continuato il presidente del CIV – sollecitiamo il Governo a procedere a un intervento finalizzato non soltanto a dotare di maggiori risorse finanziarie il budget relativo ai fondi accessori del personale di tutto l’Istituto, ma anche a effettuare una selezione mirata nella distribuzione dello stesso budget per premiare, in via prioritaria, le migliori concrete performance di direzione, di area ed individuali».

Stando alla nota diffusa dall’Inail e scaricabile dal sito stesso dell’istituto, gli importi indicati – con esclusione delle medaglie di presenza, oneri previdenziali e IRAP – hanno già subito la decurtazione del 10% secondo quanto disposto dalla Legge Finanziaria 2006.

Inoltre, si apprende dalla stessa nota che dal primo marzo del 2006 i Consiglieri di amministrazione sono passati da 25 a 5 unità. L’operazione trasparenza del ministro Brunetta rappresenta una manovra economica volta anche all’abbattimento degli sprechi, ma il fatto che potesse mettere in luce situazioni sfavorevoli dal punto di vista dei dipendenti pubblici, forse è un aspetto che non era stato ancora preso in considerazione.