Reddito di Inclusione: boom di domande

di Teresa Barone

Pubblicato 5 Gennaio 2018
Aggiornato 19 Febbraio 2018 12:19

È già record di domande per ottenere il REI, soprattutto dalle Regioni del Sud.

Tra dicembre 2017 e i primi giorni di gennaio 2018 ammontano già a 75.885 le richieste inviate all’INPS dai cittadini per ottenere il REI, il Reddito di Inclusione inteso come misura di contrasto alla povertà attivata per i nuclei familiari che sono in possesso di alcuni requisiti specifici.

=> Reddito di inclusione: come funziona

A fornire le prime cifre relative alle domande per il REI è l’INPS, sottolineando come la maggioranza delle richieste riguardi le Regioni del Sud Italia (Campania, Sicilia e Calabria), mentre dal Lazio e dalla Lombardia il numero di richieste è pressoché parificato.

Non sono pervenute domande, invece, dalla Puglia e dalla Provincia Autonoma di Trento.

Attivo dal gennaio, il REI consiste in un contributo economico erogato mensilmente a favore delle famiglie che si trovano in condizione di povertà: sono previsti requisiti sia economici (come l’ISEE non superiore a 6mila euro) sia familiari (presenza di un minore o di una donna in stato di gravidanza, di un disabile o di un over 55 disoccupato).

Il beneficio economico può essere erogato attraverso una carta di pagamento (Carta REI) per un massimo di 18 mesi. L’importo è correlato al numero dei componenti del nucleo familiare e deve tenere conto anche di eventuali trattamenti assistenziali o redditi che riguardano la famiglia stessa.

La domanda di accesso può essere presentata presso i Comuni o altri punti segnalati dalle stesse amministrazioni utilizzando il modello rilasciato dall’INPS, presentando un’attestazione ISEE in corso di validità.