Rinnovo Contratto Enti Locali: aumenti e benefit in arrivo

di Teresa Barone

Pubblicato 2 Aprile 2024
Aggiornato 16:57

Aumenti in busta paga, valorizzazione degli straordinari e nuovi benefit e misure di welfare: cosa prevede il nuovo CCNL Enti Locali per i dipendenti.

L’atto di indirizzo relativo al rinnovo del CCNL per gli Enti Locali coinvolgerà più di 400mila lavoratori, generando un impatto economico che supererà i 980 milioni di euro. Il nuovo contratto collettivo del comparto Funzioni Locali per il triennio 2022-2024 si propone di affrontare il problema della graduale diminuzione dei dipendenti, in calo di 10mila unità di personale ogni anno dal 2016 a oggi.

Vediamo cosa prevede lo schema di atto d’indirizzo, diffuso nei giorni scorsi.

CCNL Funzioni locali 2022-2024: cosa prevede

Il testo sottolinea come la maggior parte degli Enti del comparto stia attraversando una fase di particolare difficoltà, dietro la quale si cela la scarsa attrattività economica dell’impiego che conduce alla scarsa partecipazione ai concorsi e a significativi flussi di mobilità in uscita verso altri comparti.

A fronte di ciò, il nuovo contratto dovrà intervenire in modo innovativo sugli istituti del trattamento economico e del welfare integrativo, impiegando tutti i margini utili per potenziare l’interesse all’impiego negli enti attualmente meno attrattivi.

Il nuovo CCNL dovrà integrare un adeguamento della disciplina del Fondo per il lavoro straordinario, incrementandolo di una percentuale pari alla somma dei valori percentuali degli incrementi contrattuali a regime e futuri, con decorrenza dal triennio economico 2016/2018.

In tema di welfare contrattuale, invece, il CCNL dovrà prevedere misure che lo rendano comparabile al settore privato, inserendo interventi in grado di soddisfare le diverse esigenze del personale: sostegno agli affitti e alla genitorialità ad esempio, ma anche prestazioni sanitarie e mobilità.

Dovranno infine essere valorizzati anche gli istituti del welfare aziendale che possono beneficiare di agevolazioni fiscali e contributiva. Inoltre, si chiede di:

  • non imporre tetti alle retribuzioni di posizione e di risultato per incarichi di elevata qualificazione;
  • semplificare il riconoscimento dei differenziali economici;
  • permettere ai comuni senza dirigenti di attingere a proprie capacità assunzionali per le risorse di elevata qualificazione;
  • prevedere un adeguamento della disciplina del fondo per il lavoro straordinario;
  • limitare i tetti di spesa per i fondi che finanziano gli istituti del welfare integrativo.
  • patrociniconcedere il patrocinio legale anche tramite un consulente di propria fiducia.

Rinnovo contratti PA: obiettivi e risorse 2024

Le risorse per il rinnovo dei contratti collettivi nel pubblico impiego sono stati inseriti nella Manovra 2024 (si tratta di circa 10 miliardi).

Inoltre, per la definizione dei comparti e delle aree da sottoporre a rinnovo contrattuale per il triennio 2022-24 è stato firmato un apposito accordo quadro (CCNQ).

Secondo l’ARAN, a regime gli aumenti medi di stipendio saranno di 160 euro lordi, pari al 6,2%.

Dopo la tornata dei rinnovi per il triennio precedente, da quest’anno parte la nuova stagione di aggiornamento dei CCNL delle Pubbliche Amministrazioni, coinvolgendo in primis dipendenti e dirigenti di Ministeri, Agenzie, Scuola, Università e Sanità.

Per quanto riguarda le Funzioni locali, l’ultima ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per il triennio 2019-2021 ha riguardato:

  • 13.640 Dirigenti di regioni ed enti locali, amministrativi tecnici e professionali della Sanità, e Segretari Comunali e Provinciali dell’Area dirigenziale
  • 430mila dipendenti di Regioni, Province, Comuni e Camere di commercio.

Si passa ora al rinnovo 2022-2024.