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Antiriclaggio: Digitale e Regole Tecniche per Professionisti

di Anna Fabi

15 Marzo 2023 16:21

Professionisti oberati da adempimenti anti-riciclaggio: il digitale potrebbe recuperare efficacia organizzativa, assieme all'adeguamento alle Regole Tecniche.

Commercialisti e Consulenti del Lavoro fanno fatica ad effettuare i controlli antiriclaggio previsti dalla normativa, anche a causa di una mancanza di adeguate procedure digitali. Sono più avanti da questo punto di vista i Notai, che però hanno compiti diversi (in genere, intervengono a operazione già conclusa, quindi non devono costantemente seguire e monitorare il cliente).

Sono elementi di riflessione che emergono da un sondaggio effettuato da Alavie, società che integra consulenza e tecnologia con focus sulle norme antiriciclaggio.

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In base a questo report, il 100% dei Commercialisti e l’85% dei Consulenti del Lavoro adempie al primo step del processo di gestione antiriciclaggio, ovvero all’identificazione del cliente. Tuttavia, solo una minoranza, ovvero il 41% dei Commercialisti e il 28% dei Consulenti  monitora l’evoluzione del profilo del cliente per individuare eventuali anomalie.

Procedure che comunque portano a un sovraccarico di adempimenti per il personale interno, con opera tramite gestione manuale e cartacea mentre solo u quarto dei professionisti ricorre a strumenti digitali. Una tendenza che riflette il generale ritardo della categoria verso la transizione digitale.

Un sistema automatizzato di gestione del Sistema Antiriciclaggio avrebbe invece un impatto nullo sull’operatività di studio garantendo una compliance completa e un servizio migliore per il cliente.

Il punto è che la normativa antiriciclaggio è complessa e richiede  strumenti adeguati per far fronte a tutti gli adempimenti. Tutti gli ordini si sono dotati di regole specifiche, soprattutto sulla metodologia di calcolo del rischio, che nel caso di commercialisti e dei consulenti del lavoro prevede matrici ponderate, ispirate alla procedura degli istituti di credito e finanziari. Inoltre, i commercialisti sono tenuti a redigere un documento di autovalutazione del rischio, la cui assenza è sintomatica di una precaria organizzazione della funzione antiriciclaggio.

Raffaele D’Arienzo, componente della Commissione Nazionale Antiriciclaggio del CNDCEC (Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili) la necessità di un adeguamento alle Regole Tecniche. In ogni caso, il sondaggio Alavie mostra un trend positivo, che è destinato a migliorare ulteriormente con l’implementazione di best practice da parte degli Studi.