Sono numerosi i manager che frequentano e usano i social network, soprattutto per tenersi informati su cosa fanno i colleghi e creare relazioni di business, e prediligono Linkedin. Le aziende invece sono meno presenti, utilizzano un social netowrk nel 33% dei casi contro il 70% dei manager, e fra i diversi canali scelgono Facebook.
Sono i principali risultati di una Survey condotta da Hsm, azienda attiva nell’executive education, in occasione del World Business Forum, che si è aperto oggi a Milano e proseguirà fino a domani.
Il social network preferito dai dirigenti è Linkedin, con il 76% delle preferenze, seguito a breve distanza da Facebook, utilizzato dal 70%, mentre sono meno frequentati Twitter, 21% e Youtube, 18%. Le motivazioni che spingono i manager su questi siti sono molteplici. Il 58% degli intervistati dichiara di usarli per cercare informazioni su altri manager, attività che nel 91% dei casi avviene su Linkedin. Il 39% invece ha finalità di business, ovvero di networking all’interno della propria comunità professionale.
Le aziende invece sono meno focalizzate su questo mondo, solo una su tre (il 33%, appunto) dichiara di essere presente su un social network che nel 71% dei casi è Facebook. Segue Twitter, 64%, mentre Youtube e Linkedin sono entrambi al 50%. L’obiettivo principale delle imprese è quello di informare i consumatori, 28%, mentre solo l’11% li usa per ascoltarli. Il 47% delle società dichiara di non avere persone con competenze specifiche sui social network, canale che nel 37% viene gestito dal dipartimento comunicazione.
Emerge insomma un panorama in cui i manager sono molto interessati al fenomeno, mentre le aziende sembrano non aver ancora stabilito un indirizzo strategico preciso in materia. L’indagine è stata condotta su un campione di 680 manager fra i circa 1800 che in questi due giorni prendono parte al World Business Forum, organizzato dalla stessa Hsm.
Fra gli speaker, i premi Nobel Al Gore e Paul Krugman, l’autore di Wikinomics Don Tapscott, l’esperto di risk management Nassim Taleb, l’economista Francis Fukuyama, la coautrice di Strategia Oceano Blu Renée Mauborgne, il consulente Ram Charan, l’esperto di formazione e risorse umane Dave Ulrich.
«Stiamo assistendo a primi segnali di ripresa dopo una lunga e dolorosa fase di recessione economica e vogliamo credere che i prossimi mesi saranno intensi per le sfide che la crescita ci porrà di fronte», spiega Fernando Tasco, direttore generale di HSM Italia, secondo il quale «in questo scenario i manager devono trovare dei punti di riferimento per provare a reinventare il proprio ruolo e aprirsi al futuro con una ritrovata visione di lungo periodo».
Quanto ai partner dell’evento, Mercedes-Benz partecipa in qualità di Title sponsor, Adecco, Bosch, Cisalpina Tours, DNV, SAS in veste di Main Sponsor, mentre Cegos e Diners Club Italia sono Supporting Partner. Anche quest’anno MIP Politecnico di Milano è Associated Business School dell’evento a conferma, spiega il direttore Gianluca Spina, di «come la nostra Scuola sia sempre più presente sullo scenario internazionale del mondo delle imprese e del business, con l’obiettivo di formare i manager e la classe dirigente del futuro con una visione a 360° sui temi dell’economia e del management».