L’Italia esporta più talenti sportivi che modelli di business. La necessità di internazionalizzare lo sport italiano anche sul fronte della professionalità manageriale e della creazione di valore è stata al centro della tavola rotonda organizzata nei giorni scorsi da Rcs Sport e dalla SDA Bocconi School of Management in occasione della presentazione dell’edizione 2011 della Sport Business Academy.
Il tema della formazione di professionalità manageriali specializzate nel settore sportivo è particolarmente attuale e non a caso diversi atenei propongono programmi specifici. Per quanto riguarda in particolare la Sport Business Academy il prossimo 18 aprile inizia il corso in “Sport Marketing, Sponsorship & Event Management“, coordinato dal professor Paolo Guenzi, che si focalizzerà sul come conquistare clienti e sponsor, creando valore con analisi, strategie e azioni di marketing per eventi e organizzazioni sportive.
Dopo l’estate, il 26 settembre, partirà invece “Sport Manager“, un programma di sviluppo delle competenze manageriali coordinato dal professor Dino Ruta che affronterà il tema delle tendenze evolutive nel mondo dello sport management e fornirà metodologie e strumenti utili a chi ricopre ruoli di responsabilità in ambito sportivo.
La tavola rotonda è stata l’occasione per presentare i nuovi corsi e per fare il punto sulla situazione. «È necessario prima di tutto trasformare lo sport in un vero modello di business» ha sottolineato Andrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport. «Siamo in grado di esportare competenze tecniche, ma occorre anche imparare dalle realtà internazionali che hanno obiettivi chiari e modelli manageriali strutturati» ha commentato Ettore Messina, allenatore di basket fino a poche settimane fa al Real Madrid.
Sono stati proposti anche degli esempi innovativi, come quello del progetto stadio della Juventus, che con la prossima stagione, ha spiegato l’ad della società calcistica bianconera Jean Claude Blanc inaugurerà il suo nuovo impianto «dove si potrà fruire dello spettacolo a pochi metri dal campo e trovare una serie di servizi rivolti a tutte le tipologie di tifosi, comprese le famiglie e le aziende». Questo per la società «sarà anche un’opportunità per incrementare i ricavi da stadio e aprire nuovi scenari di business».
Michele Pignatti Morano, responsabile Ferrari New Business, ha ricordato che «il parco tematico della Ferrari ad Abu Dhabi è un esempio di eccellenza italiana nel mondo», mentre Michele Acquarone, direttore generale di Rcs Sport, ha valorizzato il posizionamento globale del Giro d’Italia, uno dei «più importanti eventi nazionali, che punta all’internazionalizzazione attraverso la selezione di atleti top internazionali, partenze all’estero e una politica di vendita globale di diritti audiovisivi».
In conclusione, ha ricordato Dino Ruta, co-director di SBA, «è necessario formare manager sportivi con valori volti all’eccellenza e alla professionalità» a cui «si richiede di allargare l’orizzonte geografico delle principali fonti di ricavo”, bilanciando “radicamento e valori locali con una prospettiva internazionale».