L’utilizzo di reti agili, capaci di garantire un servizio efficiente sono la priorità per la gran parte delle aziende ma, nonostante questo, il panorama non appare omogeneo.
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La ricerca commissionata da Brocade e realizzata dall’istituto di ricerca Vanson Bourne, che ha coinvolto 400 senior decision maker IT di grandi aziende nel Regno Unito e negli Stati Uniti mostra una situazione ancora di difficile gestione. Se infatti la percentuale delle aziende che negli ultimi anni ha investito per rendere più moderne le infrastrutture legate alla arte si attesta su un buon 75%, tale dato viene superato dalla percentuale di chi ritiene l’azienda non al passo coi tempi, arrivando al 92%.
Jason Nolet, Vice President Data Center Switching e Routing di Brocade spiega «Negli ultimi dieci anni il modo di interagire con i dati è evoluto al di là di ogni aspettativa. Miliardi di dispositivi connessi stanno sovraccaricando le reti globali con richieste ogni secondo e gli utenti richiedono un accesso always-on e istantaneo ad applicazioni e servizi».
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Si sente quindi la necessità di una trasformazione tecnologica che sappia coinvolgere più piani. Molte aziende stanno intraprendendo questa strada ma la ricerca evidenzia come ancora ci siano difficoltà causate dalla complessità (per il 20% dei senior decision maker IT), dai costi (19%) e dalle performance (14%). In questa prospettiva ben il 75% si dichiara favorevole all’utilizzo di un data center “on-demand”, vale a dire un’infrastruttura di rete appositamente costruita per ambienti altamente virtualizzati e cloud.