Lo sviluppo del cloud è arrivato ad un livello tale che ormai molte questioni sono state messe da parte, ma se ne aprono molte altre che dimostrano come il suo utilizzo sia ormai una necessità per le aziende.
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Nel dettaglio Interoute ha individuato tre punti che caratterizzeranno il mondo della nuvola nel corso del 2015. Prima di tutto non sarà più fonte di discussione se il cloud privato è meglio di quello pubblico o viceversa. Si assisterà infatti all’integrazione e all’automazione della rete con tre fondamentali elementi: CPU, RAM e Storage. Essenzialmente sarà possibile utilizzare un’unica infrastruttura di rete con controllo diretto, tutto questo grazie all’automatizzazione delle reti, tramite il computing e il core routing che agiranno sempre più come policy (regole) e dati (contenuti).
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Questo stato di cose porta direttamente al secondo punto individuato da Interoute: “La potenza di calcolo distribuita, sulla scia di Internet degli esordi, sarà più pervasiva e flessibile rispetto al modello di accesso semplificato di un “grande centro di calcolo” da “qualche parte” nel cloud”.
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Al terzo posto poi la diffusione M2M, che, secondo lo scenario che si sta delineando, diventerà la norma e che per questo avrà bisogno dell’appoggio del cloud, essenziale per far diventare Internet of Things una realtà.