Un comitato per salvare il project manager

di Chiara Basciano

23 Febbraio 2015 13:00

Una project governance, per aiutare il project manager in momenti di difficoltà

Il lavoro del project manager ha sempre a che fare con possibili rischi e problemi dell’ultimo minuto, soprattutto a causa delle forti pressioni che subisce. Le situazioni possono diventare caotiche quando queste crescono e, nel tipo di lavoro odierno le situazioni in cui questo accade sono moltissime.

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Prima di tutto perché le aziende puntano a stilare progetti ad alto rischio e di grande complessità, i clienti richiedono prodotti di alta qualità con un certo grado di personalizzazione, i cicli di vita dei progetti e i tempi di sviluppo del prodotto sono sempre più brevi, i fattori aziendali  hanno un impatto maggiore sulla realizzazione del progetto, i clienti e le parti interessate vogliono essere coinvolti più attivamente nella realizzazione dei progetti, le aziende sviluppano partnership strategiche con i fornitori, e ognuno di essi interviene ad un certo livello del progetto e, infine, la competizione ha costretto le aziende ad accettare progetti da parte di clienti ccon diversi livelli di gestione.

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Questo tipo di problematiche non possono essere risolte dal singolo individuo, ma bisogna sviluppare una project governance. Questo significa creare un comitato che pensi a condividere le responsabilità e a sviluppare una gestione coerente. La governance può e deve operare separatamente dal lavoro del project manager ed intervenire solo in caso di crisi.  La composizione del comitato può variare da progetto a progetto e da settore a settore e il numero dei componenti  deve essere variabile a seconda delle circostanze.