Da necessità logica un piano di recupero diventa necessità obbligatoria. Saper affrontare le difficoltà infatti fa da sempre parte della vita aziendale, ma con il Single Supervisory Mechanism, introdotto dalla Banca Centrale Europea, si trasforma in fatto concreto, almeno per gli istituti bancari.
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Per capire come istituire il Recovery Plan il 29 ottobre a Milano, si terrà la giornata di approfondimento dal titolo Come anticipare strategicamente i problemi che verranno, organizzata da ISIDE, Istituto Internazionale di Documentazione Economica. L’obiettivo è quello di confrontarsi su un tema tanto importante, mettendo al centro le esperienze concrete ed entrando in contatto con società di consulenza e studi professionali che supportano le banche nella predisposizione di tali Piani di Recovery.
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L’importanza di un Recovery Plan sta nel saper affrontare concretamente le possibili difficoltà, deve essere quindi continuamente aggiornato in base allo scenario e alle realtà vissuta dalla banca. Ma il discorso riguarda qualsiasi tipo di realtà aziendale e coinvolge tutte le realtà manageriali.
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Naturalmente è il risk manager a dover avere il polso della situazione, ma il suo lavoro deve essere sempre svolto in sinergia con tutti i comparti, dai vertici aziendali alle aree tecniche.