Malattie, esigenze familiari, imprevisti ed emergenze personali: i motivi che spingono un dipendente ad assentarsi dal lavoro possono essere molteplici, tuttavia se il periodo di allontanamento si protrae più del previsto senza giustificazioni adeguate, potrebbero celarsi problemi di altro tipo.
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Talvolta una crescente insoddisfazione può compromettere l’impegno e la correttezza dei collaboratori: spetta al datore di lavoro individuare alcuni campanelli d’allarme prima che la situazione degeneri verso l’assenteismo.
Per limitare il rischio che i dipendenti inizino volutamente ad assentarsi è importante favorire, fin da subito, un buon equilibrio tra lavoro e vita privata, attivando servizi e promuovendo opportunità in modo da rendere la professione piacevole ed allontanare lo stress.
Mantenere un dialogo aperto con ciascun collaboratore è altrettanto determinante, soprattutto per evitare che abbia timore di inoltrare richieste o di rivelare al capo le loro esigenze personali: in questo modo sarà meno probabile che i dipendenti “inventino” falsi malanni o che si assentino soprattutto in prossimità delle ferie e del fine settimana, in modo da allungare il periodo di riposo.
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L’unico modo per monitorare le assenze e accorgersi prontamente di eventuali problemi, infine, è registrare regolarmente le ore e i giorni di lavoro effettivamente svolti dai dipendenti, assicurandosi di tenere traccia di ogni assenza.