Falsi miti del cybercrime

di Anna Fabi

Pubblicato 19 Gennaio 2018
Aggiornato 13 Luglio 2018 09:32

Sette miti da sfatare riguardanti la sicurezza digitale.

Sorprende come ancora oggi, nonostante la divulgazione di notizie riguardanti gli attacchi alla sicurezza digitale, le aziende non siano del tutto preparate ad affrontare eventuali problematiche. In particolare alcuni falsi miti rendono ancora più instabile la situazione.

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Tra quelli più diffusi se ne segnalano sette. Il primo è che le piccole aziende non debbano preoccuparsi di eventuali attacchi, cosa del tutto falsa considerato che il 62% di tutti gli attacchi informatici è rivolto alle piccole e medie imprese, come reso noto da un ricerca condotta da IBM.

Secondo falso mito è che il mobile non possa essere sotto attacco. Al contrario ciò avviene molto frequentemente e ancora più allarmante è il fatto che il 63% dei 720 professionisti IT intervistati non abbia una politica relativa all’archiviazione dei dati aziendali sui dispositivi mobili.

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Terzo: se non si memorizzano i dati della carta di credito dei clienti, non è necessario un certificato SSL / TLS. Invece ciò potrebbe portare ad una segnalazione di sito malevolo. Inoltre è importante sapere che qualsiasi sito che richiede un input di testo sarà contrassegnato come non protetto se non possiede un certificato SSL / TLS.

Quarto mito è che la password sia abbastanza sicura. Ognuno si sente sicuro durante la creazione della password e fa l’errore di utilizzare sempre la stessa, mettendo a rischio la sicurezza del proprio account.

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Quinto mito: l’oscuramento è sufficiente per proteggersi. La pratica di cambiare nome ad un file importante, facendolo apparire poco interessante, può servire ma non basta ad ingannare gli hacker più esperti. Il sesto mito sostiene che software antivirus e firewall bastino, ma non è vero se non vengono aggiornati e se i lavoratori non vengono adeguatamente formati. Infine si crede i dipendenti non siano rilevanti per la sicurezza, invece un qualunque errore può portare a molto danni e alla violazione dei dati aziendali.