A pochi giorni dal proprio debutto, Windows 7 dimostra di aver ricevuto una calda accoglienza da parte del mercato e degli utenti. Il nuovo sistema operativo, destinato a prendere il posto di Windows Vista, ha fatto registrare un alto volume di vendite nel corso dei primi giorni di commercializzazione negli Stati Uniti, superando di gran lunga la prestazione del proprio predecessore lanciato nel gennaio del 2007.
Secondo la società di rilevazione NPD Group, il nuovo sistema operativo di Microsoft avrebbe superato del 234% le vendite registrate nel corso dei primi giorni di commercializzazione di Windows Vista. Un dato molto incoraggiante per la società di Redmond, interessata a raggiungere quanto prima alti volumi di vendita per migliorare i propri flussi di cassa e contrastare meglio i deleteri effetti della crisi economica. La crescita del numero di unità vendute di Windows 7 rispetto a Windows Vista ha naturalmente sortito alcune conseguenze anche sul fronte dei ricavi, come testimoniano i dati preliminari forniti da NPD Group.
Per la società di rilevazione, il colosso dell’informatica avrebbe ottenuto l’82% di ricavi in più rispetto al lancio del precedente sistema operativo. Una crescita considerevole, ma comunque distante dall’alto numero di vendite per Windows 7 registrato nei primi giorni di commercializzazione. Secondo gli analisti, tale discrepanza sarebbe principalmente dovuta all’ampia serie di offerte promozionali e sconti messi in campo per spingere le prevendite del nuovo sistema operativo, una condizione che avrebbe contribuito a ridurre i flussi di cassa mantenendo però alto il numero di copie vendute.
La mancanza di una campagna di marketing incisiva sul fronte della versione Ultimate, la più costosa delle edizioni disponibili per Windows 7, avrebbe contribuito alla sproporzione tra unità vendute e ricavi registrati rispetto al lancio di Windows Vista. Inoltre, a causa di alcune scelte di marketing poco felici messe in campo nel corso degli ultimi anni e di alcune promesse solo in parte mantenute, l’edizione Ultimate non gode più di una grande fama tra gli utenti.
«Il programma Microsoft concentrato sulle prevendite a basso costo, sul marketing e sugli accordi commerciali particolarmente aggressivi ha contribuito a rendere il lancio di Windows 7 un successo. In una realtà poco propensa all’acquisto del software in scatola, Windows 7 ha portato un ampio numero di utenti tra gli scaffali del software» ha dichiarato Stephen Baker, vicepresidente di NPD Group. Il prezzo medio iniziale negli Stati Uniti per le differenti edizioni del nuovo sistema operativo sembra confermare l’analisi sul successo dell’OS.
La versione Upgrade di Windows 7 Home Premium è stata venduta negli store al prezzo medio di 76 dollari, mentre per la versione Windows 7 Pro Upgrade la cifra era intorno ai 147 dollari. Prezzi medi relativamente bassi ai quali si aggiunge l’offerta Windows 7 Home Premium Family Pack 3 User Upgrade venduta a 149 dollari. Le cifre rilevate dagli analisti di NPD Group comprendono le offerte e gli ultimi giorni di prevendita e per questo motivo risultano inferiori rispetto agli attuali prezzi, specialmente al di qua dell’oceano, dove i prezzi indicativi oscillano tra i 129 Euro per Windows 7 Home Premium Upgrade e i 339 Euro per l’edizione Ultimate completa.
Mentre il numero di vendite per il solo sistema operativo si è rivelato maggiore rispetto al lancio di Windows Vista, i dati sulla vendita dei nuovi computer già equipaggiati con Windows 7 dipingono un quadro meno favorevole. Secondo gli esperti di NPD, il volume di vendite di nuovi PC sarebbe stato superiore rispetto alle settimane precedenti al lancio, ma inferiore rispetto a quanto realizzato all’indomani del lancio di Windows Vista. Nel caso di Windows 7 l’aumento su base annua di personal computer venduti è stato pari al 49%, mentre nel caso di Windows Vista fu pari al 67%. Una differenza sensibile, ancora più apprezzabile nel confronto sull’aumento delle vendite tra la settimana precedente al lancio del sistema operativo e la prima settimana di commercializzazione dello stesso: Windows 7 ha fatto registrare una cifra intorno al 95%, ben distante dal 170% fatto registrare a suo tempo da Windows Vista.
Diversi fattori hanno condizionato le prestazioni sul mercato del nuovo sistema operativo da poco lanciato da Microsoft. Il difficile momento dettato dalla crisi economica ha portato a una relativa contrazione delle vendite di nuovi personal computer, incidendo inevitabilmente anche sulla domanda per il nuovo Windows 7. Inoltre, osservano gli analisti di NPD Group: «Vista fu avvantaggiato al momento del lancio, poiché il mese di gennaio ha solitamente una maggiore impronta sul fronte delle vendite rispetto al mese di ottobre. Un altro svantaggio per Windows 7 sono state le alte vendite di personal computer equipaggiati con i vecchi sistemi operativi (XP e Vista), pari al 20% delle vendite durante il lancio di Windows 7, rispetto al 6% delle vendite dei sistemi operativi più datati durante la settimana di lancio di Windows Vista.
Complice l’arrivo della feconda stagione dello shopping natalizio, Windows 7 dovrebbe comunque aumentare sensibilmente l’attuale volume di vendite anche grazie alle soluzioni a basso costo offerte dai netbook e ai ribassi sui PC, particolarmente graditi dai consumatori in tempi di difficoltà economiche.