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Guida al Social Media Scheduling per le Pmi

di Stefano Besana

Pubblicato 27 Dicembre 2011
Aggiornato 1 Gennaio 2012 14:55

Guida all'attività di Community manager in azienda: quando, come e perché creare dialogo e coinvolgimento sui social media.

I Social Media hanno assunto dimensioni imponenti e rappresentano una industry di tutto rispetto, anche per le piccole e medie imprese italiane. Utilizzabili consapevolmente per generare valore attraverso il coinvolgimento e la costruzione di una relazione efficace all’interno dell’ecosistema aziendale s’impone una riflessione su modalità e frequenza con cui questi strumenti vadano effettivamente impiegati. Il confine tra suscitare interesse e disturbare o invadere è molto labile…

Da una corretta Social Media Strategy e da una puntuale pianificazione delle attività nasce l’efficacia di una campagna condotta sui canali sociali.

Aggiornamenti

Il primo buon motivo per utilizzare i Social Media è che sono in grado di ampliare le connessioni e generare nuove opportunità di business, attraverso la scoperta di nuovi mercati, talenti e contatti.Tuttavia, per mantenere vive queste interazioni bisogna aggiornare i profili social in maniera costante, con un costante presidio dei canali che faccia trasparire l’investimento di tempo e risorse da parte dell’azienda.

Una volta avviato il dialogo, non è più possibile arrestare i canali o chiudere gli spazi: con i Social Media non è possibile spegnere un interruttore o prendersi una pausa; il lavoro del community manager di questi spazi deve essere portato avanti tutti i giorni con costanza, anche fuori orario lavorativo perché i consumatori e i nostri clienti quando ricercano un contatto lo fanno a qualunque ora e senza vincoli precisi.

Un presidio costante non significa rispondere in real time a qualunque tipo di segnalazione o commento, ma significa tracciare e rispondere in tempi “normali” (non più di una giornata). In caso contrario daremo l’impressione che il nostro ruolo sui Social Media sia solo quello di semplice rilancio delle nostre iniziative o prodotti.

Pianificazione attività

Cerchiamo di ipotizzare una serie di attività giornaliere e settimanali che possono aiutare nella gestione dei propri profili social.

Più di una volta al giorno (2-3, mattina, pomeriggio e sera)

  • Controllo del canale (o dei canali) Twitter tramite tool (ad esempio hootsuite) per rispondere a eventuali mention o direct messages.
  • Ricercare utenti interessanti su Twitter da seguire e con cui instaurare un dialogo.
  • Rilanciare notizie e partecipare alla conversazione, in generale ci si può attestare su una media di circa una decina di tweet al giorno equamente distribuiti tra mattina, orario di pranzo e orario di cena.
  • Cercare conversazioni interessanti su Twitter e LinkedIn alle quali unirsi e partecipare.
  • Controllare la pagina Facebook del brand e rispondere ad eventuali domande o proposte degli utenti.

Settimanalmente

  • Costruire una lista su Twitter per organizzare meglio le discussioni, gli utenti e i trend interessanti da seguire.
  • Impostare le ricerche avanzate su Hootsuite per monitorare di cosa stiano parlando gli utenti e che cosa dicono sul nostro brand e sulla nostra industry.
  • Se è presente un blog aziendale o uno spazio per le notizie assicurarsi di avere una frequenza di aggiornamento almeno settimanale.
  • Programmare e schedulare gli interventi da rilanciare.
  • Monitorare la presenza del brand tramite Google Alert e servizi di ricerca avanzata per intercettare conversazioni significative, possibili lamentele o altre informazioni riguardanti la nostra azienda.

Quelli riportati sono solo alcuni consigli che puntano a far maturare una maggiore consapevolezza nell’impiego dei canali social da un punto di vista aziendale.

Quel che è importante tenere presente è la capacità di ritagliare una strategia sartoriale che consenta di ottenere i risultati sperati in maniera più efficace ed efficiente.