Radio Advertsing: un business da non sottovalutare

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 16 Luglio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

La Radio è uno dei pochi media ad avere una crescita continua. Oggi, anche grazie alle sue applicazioni sul Web, è diventata uno strumento potente e che può essere ascoltato in tutto il mondo. La sua nuova “pelle digitale” gli ha permesso infatti di raggiungere pubblici internazionali, con una distribuzione di portata planetaria, mantenendo sempre uno stretto legame con il territorio. Perchè non tenerlo in considerazione come un business dalle buone performance?

I media buyer delle aziende guardano oggi con rinnovato interesse al mezzo radio, perché le stime sulla crescita del mercato radiofonico sono confortanti: la radio raggiunge 38 milioni di potenziali consumatori al giorno, secondo l'ultima rilevazione Audiradio, che assegna all'audience radiofonica una crescita del 10%.

Ma gli analisti ci suggeriscono che per mantenere alta la redditività  dello spot radiofonico, bisogna evitare l'affollamento perché minimizza la capacità  di ricordo delle marche. Ciò è possibile limitando la quantità  di spot pubblicitari messi in onda, come fanno Radio LifeGate e Radio Popolare Roma, che hanno sviluppato un modello di “pubblicità  etica”.

La pianificazione di un palinsesto non affollato permette l'inserimento degli annunci pubblicitari senza svalutare la godibilità  dei contenuti informativi e di intrattenimento. Per questo, limitare il numero degli spot per ogni break pubblicitario, impedire la consecutività  e favorire la separazione con altri spot diversi che riguardano prodotti appartenenti alla stessa categoria, facilita la memorizzazione del messaggio del singolo inserzionista.

Questo è un ottimo espediente per aggirare i punti deboli della pubblicità  radiofonica:

1. la sola memoria uditiva
2. la facilità  di distrazione dell'ascoltatore
3. il sovraffollamento.

Per sfruttare i punti di forza della radio ogni inserzionista potrebbe:

1. raggiungere target precisi – soprattutto con radio locali che facilitano la segmentazione geografica
2. creare un rapporto diretto con i conduttori
3. stimolare l'immaginazione
4. avvalersi della sua facilità  di accesso

Per creare un efficacia campagna pubblicitaria il media planner attento potrebbe includere la radio fra i mezzi scelti, programmando degli spot che stimolino l’ascoltatore a ricercare a informazioni più approfondite sull’azienda, indicando sempre un numero telefonico e l'indirizzo internet.