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Bologna: vietati appalti al massimo ribasso

di Teresa Barone

Pubblicato 5 Marzo 2015
Aggiornato 12 Marzo 2015 09:59

Il Comune di Bologna dice basta al massimo ribasso nella gestione degli appalti invitando a limitare i costi non proponendo varianti in corso d'opera.

Il Consiglio comunale di Bologna ha detto si all’emendamento che vieta gli appalti al massimo ribasso, impegnandosi a non emettere band di cara a evidenza pubblica basandosi su questo criterio e a non assegnare lavori attraverso procedure negoziate che prevedano offerte anomale al ribasso delle aziende selezionate.

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Bandi di gara

Come ha sottolineato l’amministrazione locale:

«Nel Comune di Bologna sono stati assegnati alcuni lavori seguendo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa con il rischio di forzature al massimo ribasso, a volte con una gara aperta e altre volte attraverso una cosiddetta ‘procedura negoziata’ in cui si invitano alcune imprese selezionate a presentare offerte.»

Il Consiglio ha inoltre ribadito la necessità di limitare il ricorso alle varianti in corso d’opera che rischiano di far lievitare i costi, focalizzando l’attenzione verso la qualità e il miglioramento dell’efficienza tenendo conto degli aspetti sociali e ambientali.

Cgil

Positivo il commento della Cgil diffuso attraverso il segretario generale Cgil Cdlm Bologna, Maurizio Lunghi:

«Gli annunci a mezzo stampa dell’Assessore Lepore, sulla scelta della Giunta comunale di riaffrontare il tema degli appalti, consente di invertire la grave tendenza, in atto da troppi anni, di utilizzare gli appalti come leva per ridurre o aggirare i costi del lavoro. Come CGIL non possiamo che dire: era ora.»

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