Usuranti, autonomi senza pensione

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 4 Luglio 2017
Aggiornato 1 Agosto 2017 09:50

Stefano P. chiede:

Sono nato a dicembre 1960, ho cominciato a lavorare ad agosto del 1976 come dipendente, da 20 anni sono artigiano e sono 35 anni che movimento carichi (strumenti di pesatura). Avendo problemi alla spalla ed essendo precoce e svolgendo un lavoro usurante posso usufruire di eventuali agevolazioni?

Se lei, come mi pare di capire, è un lavoratore autonomo, non ha accesso alla pensione anticipata precoci, perché in relazione ai lavoratori addetti a mansioni gravose o usuranti, è necessario essere lavoratori dipendenti. Lo specifica il testo della legge, alla lettera d del comma 199 della Legge di Bilancio 2017, in base al quale gli addetti alle mansioni gravose e ai lavori usuranti “sono lavoratori dipendenti” che svolgono attività pesanti da almeno sei anni in via continuativa nell’arco degli ultimi sette.

=> Pensione per dipendenti e autonomi precoci

Il meccanismo è complesso: nel settimo anno precedente alla domanda di pensione anticipata precoci, bisogna aver svolto le mansioni pensati per un numero di mesi pari ad almeno quelli di sospensione (che possono raggiungere un massimo di 12 mesi, anche frazionabili).

Se i suoi problemi alla spalla determinano un grado di inabilità al lavoro certificato dal medico, pari ad almeno il 74%, allora può chiedere la pensione anticipata come lavoratore inabile, in base alla lettera c dello stesso comma 199. In questo caso, la norma non prevede l’esclusione dei lavoratori autonomi.

 

=> Pensione per inabilità professionale

Quindi, per riassumere: se lei è un lavoratore autonomo può rientrare nella platea degli aventi diritto alla pensione precoci come lavoratore con grado di disabilità pari al 74%, ma non come addetto a mansioni pensati (perché in questo caso dovrebbe essere un lavoratore dipendente).

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