Niente rimborsi fiscali per chi ha cartelle esattoriali

di Anna Fabi

13 Marzo 2024 14:02

Riscossione: blocco rimborsi fiscali sopra i 500 euro in presenza di cartelle esattoriali per i contribuenti che non li compensano con i debiti a ruolo.

La riforma della riscossione prevede blocca il rimborso dei crediti fiscali al contribuente con debiti a ruolo che non accetta la compensazione volontaria, fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello della domanda, in vista dell’avvio di una procedura esecutiva.

Fanno eccezione i mini rimborsi fino a 500 euro, versati senza verifiche sulla eventuale presenza di debiti tributari.

Blocco rimborsi fiscali con somme a ruolo

Le novità sono contenute nel decreto legislativo il cui schema preliminare è stato approvato in Consiglio dei Ministri l’11 marzo (Disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione).

Il dlgs interviene sull’articolo 28 ter del Dpr 602/1973 che regolamenta la compensazione volontaria con crediti d’imposta.

Il provvedimento modifica gli adempimenti connessi all’erogazione dei rimborsi fiscali in presenza di debiti iscritti a ruolo creando un nuovo automatismo di blocco in presenza di cartelle esattoriali e della mancata accettazione della proposta di compensazione.  Salvaguarda però i mini rimborsi fino a 500 euro.

Compensazione tra crediti e cartelle

Quando risulta un credito fiscale, prima di procedere con il versamento, il Fisco controlla se ci sono debiti iscritti a ruolo e, in caso positivo, segnala all’agente della riscossione la presenza di crediti fiscali utilizzabili.

A questo punto, viene inviata una proposta di compensazione: il contribuente ha 60 giorni di tempo per accettarla e, durante questo periodo, sono sospese le procedure di riscossione.

Se il contribuente accetta, il rimborso fiscale va a diminuire la cartella o ad annullare il debito, e l’eventuale differenza viene versata; se rifiuta, interviene la nuova procedura.

Mentre fino ad oggi l’attuale regola prevedeva l’addebito delle spese procedurali e la ripresa della riscossione,  con la nuova norma le somme restano bloccate fino al 31 dicembre dell’anno successivo, per dare il tempo all’agente della riscossione di far partire l’azione esecutiva.

Quali rimborsi che si salvano

Tutto questo non riguarda chi chiede rimborsi fino a 500 euro: in questo caso, il Fisco non esegue nessun controllo sull’eventuale presenza di cartelle esattoriali, ma procede direttamente al versamento della somma.

In pratica, questi mini rimborsi vengono effettuati senza far partire la sopra citata procedura sulla compensazione volontaria.