Decreto fiscale: le novità definitive

di Barbara Weisz

Pubblicato 14 Dicembre 2018
Aggiornato 16 Settembre 2022 10:22

La Camera dei Deputati approva in via definitiva la legge di conversione del decreto fiscale: tutte le novità introdotte in parlamento, 18 rate per la rottamazione ter.

Rottamazione ter in 18 rate, nuove possibilità di risolvere le controversie tributarie, sanatoria per le irregolarità formali, esclusione di alcune categorie di professionista dalla fatturazione elettronica, proroga reverse charge, tassa sui money transfer: sono alcune delle novità previste dalla legge di conversione del decreto fiscale, definitivamente approvata dalla Camera dei deputati nella seduta del 13 dicembre con 272 voti favorevoli, 143 contrari, tre astenuti.

Vediamo brevemente le principali modifiche previste nel corso dell’iter di approvazione parlamentare.

Rottamazione ter

Per quanto riguarda la definizione agevolata delle cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione dal 2000 al 2017, la principale novità riguarda la più favorevole dilazione del pagamento, che consente 18 rate (sempre spalmate su cinque anni), in luogo delle dieci rate precedentemente previste. Le prime due rate si pagano entro il 31 luglio e il 30 novembre 2019, dal 2020 scattano invece rate trimestrali con scadenza 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre. L’adesione alla pace fiscale non impedisce il rilascio del DURC.

Scudo fiscale e irregolarità formali

E’ stata eliminata la possibilità di far emergere somme non dichiarate (nel testo originario del decreto legge era possibile sanare fino a 100mila euro di imponibile per ogni anno fiscale, pagando aliquote agevolate). E’ stata invece introdotta una mini sanatoria per le irregolarità formali, che consente di regolarizzare le irregolarità formali commesse entro il 24 ottobre 2018, che non comportano una diminuzione dell’imposta da pagare, versando 200 euro per ciascun periodo di imposta. E’ consentito il pagamento in due rate di pari importo entro il 31 maggio 2019 e il 2 marzo 2020.

Liti tributarie

Sono state inserite regole più favorevoli al contribuente per risolvere le liti tributarie. In generale, possono essere sanate pagando una somma pari al valore della controversia. Nel caso in cui il contribuente abbia vinto in primo grado, può pagare una somma pari al 40% del dovuto (nel decreto originario s poteva sanare pagando il 50%), mentre se c’è anche un giudizio favorevole in appello l’aliquota scende ulteriormente al 15% (nel decreto era al 25%).

Fatturazione elettronica

Esonerati anche medici, farmacisti, veterinari, e tutti i soggetti che inviano al Sistema tessera sanitaria i dati per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Niente sanzioni per i ritardi nell’emissione delle fatture estese ai primi nove mesi 2019 (prima era sei mesi).

Altre novità

  • Money transfer: introdotta dal primo gennaio 2019 una nuova tassa sui trasferimenti di denaro all’estero, pari all’1,5% del valore dell’operazione.
  • Reverse charge: proroga al 30 giugno 2022 dell’inversione contabile sulle cessioni di pc, smartphone e tablet.