Cena di Natale ai dipendenti non deducibile

di Anna Fabi

11 Dicembre 2019 11:47

La cena di Natale destinata solo ai dipendenti non è una spesa di rappresentanza e non può essere applicata la deducibilità dal reddito d'impresa.

Periodo di festeggiamenti natalizi anche nelle aziende, ma attenzione al modo in cui si rendicontano le spese: se viene organizzato un evento aperto anche a clienti o ad altre realtà esterne all’impresa, scatta la deducibilità. Se invece l’impresa sceglie la classica cena natalizia dedicata esclusivamente al personale interno, il discorso cambia. In questo caso, non si può applicare il trattamento fiscale delle spese di rappresentanza. Il riferimento di prassi è la circolare 34/2009 dell’Agenzia delle Entrate, che contiene indicazioni operative sul decreto ministeriale 19 novembre 2008.

In base alla norma primaria (l’articolo 108 del Tuir, testo unico imposte sui redditi), le spese di rappresentanza deducibili devono rispettare i criteri di inerenza e congruità. Quest’ultimo requisito viene soddisfatto attraverso la fissazione di tetti legati ai ricavi.

L’inerenza invece, specifica il decreto, riguarda «le spese per erogazioni a titolo gratuito di beni e servizi, effettuate con finalità promozionali o di pubbliche relazioni e il cui sostenimento risponda a criteri di ragionevolezza in funzione dell’obiettivo di generare anche potenzialmente benefici economici per l’impresa ovvero sia coerente con pratiche commerciali di settore».

In considerazione di queste caratteristiche, le cene natalizie per i dipendenti non sono qualificabili come spese di rappresentanza, perché manca il requisito della finalità promozionale. Non soddisfano nemmeno il criterio della ragionevolezza, in base a cui per essere di rappresentanza le spese devono essere coerenti con l’obiettivo di generare, anche solo potenzialmente, benefici economici per l’impresa. E si distinguono, quindi, da altri tipi di erogazioni gratuite, come le erogazioni ai soci, o appunto le liberalità a dipendenti e collaboratori.