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Precompilata 2018: dal 2 maggio modifiche e invio

di Barbara Weisz

2 Maggio 2018 12:48

Dal 2 maggio si può modificare, integrare e inviare il 730 precompilato 2018, da presentare entro il 23 luglio: vantaggi dell'invio senza modifiche, regole e scadenze.

  Entra nella fase due la dichiarazione precompilata: dal 2 maggio il 730/2018 non è più in sola lettura ma può essere modificato e inviato. Il modello Redditi potrà essere inviato dal 10 maggio. Dunque, i contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi attraverso il 730 (lavoratori dipendenti e assimilati, pensionati), possono intervenire sul modello che il Fisco ha predisposto, inviandolo entro il 23 luglio, ultimo giorno utile per la trasmissione.

Come negli anni scorsi, chi sceglie di inviare il 730 precompilato senza modifiche gode di vantaggi sul fronte dei controlli, che non vengono effettuati. E’ comunque importante la verifica della correttezza di tutti i dati in dichiarazione. Ad esempio, in presenza di più rapporti di lavoro è importante controllare se continua a spettare il bonus IRPEF (c.d. Bonus Renzi) eventualmente inserito in dichiarazione. Nel caso in cui sia da restituire (perché la somma dei redditi supera il tetto dei 26.600 euro), bisogna modificare il 730/precompilato.

Attenzione: ci sono alcune voci che il Fisco inserisce nel foglio informativo ma non direttamente nella dichiarazione. In questo caso, se il contribuente conferma (ad esempio, una spesa con diritto a detrazione fiscale) effettua un’operazione che equivale a una modifica, quindi perde i vantaggi del 730 precompilato inviato senza modifiche.

Ci sono invece correzioni che è possibile fare senza che il 730 risulti modificato (mantenendo i vantaggi sul fronte controlli):

  • modifica dei dati anagrafici, con l’eccezione del Comune del domicilio fiscale, che potrebbe incidere sulla determinazione delle addizionali regionale e comunale all’Irpef;
  • indicazione o modifica dei dati identificativi del soggetto che effettua il conguaglio;
  • indicazione o modifica del codice fiscale del coniuge non fiscalmente a carico;
  • compilazione del quadro I per la scelta dell’utilizzo in compensazione, totale o parziale, dell’eventuale credito che risulta dal modello 730;
  • scelta di non versare o di versare in misura inferiore a quanto calcolato da chi presta assistenza fiscale gli acconti dovuti, mediante la compilazione dell’apposito rigo del quadro F;
  • richiesta di suddivisione in rate mensili delle somme dovute a titolo di saldo e acconto nei casi consentiti dalla normativa vigente, mediante la compilazione dell’apposito rigo del quadro F.

Ricordiamo che è possibile correggere eventuali errori, inviando nuovamente il modello 730 precompilato in una data compresa fra il 28 maggio e il 20 giugno. Questa operazione può essere effettuata una sola volta. In alternativa, gli errori si possono correggere inviando un modello Redditi Correttivo, a partire dal 24 maggio.

Infine, è sempre possibile presentare la dichiarazione attraverso il sostituto d’imposta, Caf o intermediari abilitati. Il contribuente che invia autonomamente il 730/2018 precompilato ottiene la ricevuta nell’apposita sezione.