Controllo di gestione: pianificazione strategica ant-crisi

di Alessandra Gualtieri

28 Ottobre 2020 06:48

Come redigere un piano strategico contenente gli obiettivi che si vogliono raggiungere nell'arco di tre, cinque o dieci anni.

In azienda è fondamentale l’esistenza di un sistema di pianificazione strategica che, all’interno del controllo di gestione, agevola il management nel decidere cosa fare nel dettare le linee guida affinché si possano raggiungere gli obiettivi prefissati.

Dal piano strategico triennale, quinquennale o decennale sarà , quindi, estrapolato il budget ossia la previsione di uno specifico esercizio. Dal budget si origina il reporting, il prodotto finale del sistema di controllo costituito da tabelle strutturate in modo da evidenziare lo scostamento generato dalla differenza tra dati consuntivati e dati di previsione.

Tutte le informazioni necessarie alla costruzione di un sistema di pianificazione e controllo provengono dal sistema informativo e, nello specifico, della contabilità generale e della contabilità  analitica.

Per definire il concetto di pianificazione strategica possiamo fare riferimento al libro “Pianificazione e controllo di gestione” di Luigi Di Stasi secondo cui:

la pianificazione strategica corrisponde ad un processo di riflessione eseguito dal management aziendale al fine di definire anzitutto gli obiettivi strategici che l’azienda intende proporsi e, successivamente, le decisioni che devono essere prese per raggiungere tali obiettivi, attraverso una chiara, anche se non dettagliata, determinazione dei piani attuativi, suddivisi fra i vari settori aziendali.

La verità  è che all’attualità  è veramente difficile prevedere l’andamento dell’azienda nel medio/lungo termine a causa delle continue turbolenze dei mercati. Le aziende, per bypassare tale difficoltà , provvedono alla revisione della pianificazione strategica ogni due o tre anni, adattando il budget e il reporting ai nuovi obiettivi.

=> Pianificazione nelle Pmi: definire gli obiettivi

Nello specifico il processo di riflessione redatto dal management dell’azienda è successivamente discusso, rettificato e approvato dal consiglio di amministrazione. La riflessione consiste, in molti casi, nell’individuazione delle strategie da adottare per occupare fette di mercato quali la possibilità  di offrire al mercato stesso un prodotto di nicchia nonché l’individuazione dei punti di forza e di debolezza, delle variazioni dell’ambiente esterno, dei mercati e della concorrenza in modo da definire le minacce e le opportunità.

Sintetizzando, il controllo di gestione può essere suddiviso in due importanti momenti: la redazione del budget e l’analisi degli scostamenti. In questo modo sarà  possibile tenere sotto controllo l’andamento della situazione gestionale dell’azienda evidenziano gli scostamenti dei dati consuntivati mensilmente e permettendo di risalire alla causa per intervenire tempestivamente al fine di correggere eventuali deficienze venutesi a creare.