Aumento pensione da gennaio 2023: quali regole e importi?

Risposta di Barbara Weisz

16 Novembre 2022 10:03

Maria Grazia chiede:

Prendendo una pensione di 850 euro (senza  bonus 200 euro e 150 euro), in base all’aumento previsto dal prossimo anno di quanto aumenterebbe il mio assegno da gennaio 2023?

La rivalutazione della pensione riguarda tutti. Gli assegni previdenziali, in base all’annuale adeguamento all’inflazione, si rivaluteranno dal mese di gennaio del 7,3% con la seguente regola:

  • al 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo INPS (2mila 97,36 euro);
  • al 90%  tra quattro e cinque volte il minimo INPS (da 2mila 97,36 a 2mila 621,70 euro);
  • al 75% sopra cinque volte il minimo (sopra 2mila 621,70 euro).

Queste percentuali vanno applicate all’indice di perequazione ISTAT, che come anticipato è stato fissato per quest’anno nella misura del 7,3% (al lordo delle anticipazioni di fine 2022) e si applica in via provvisoria per il prossimo anno, salvo conguaglio in base all’indice definitivo che sarà reso noto il prossimo novembre.

Tornando alla sua domanda, essendo la sua pensione di importo pari a 850 euro, la rivalutazione complessiva nel suo caso è del 100%, con diritto pieno ad una rivalutazione del 7,3%. Tuttavia, in base all’anticipo concesso da ottobre, sta già prendendo una parte di questo aumento, pari al 2%. Di conseguenza, da gennaio 2023 le spetterà un aumento del 5,3% rispetto all’ultimo cedolino.

Attenzione: non rientra in questa percentuale il conguaglio sulla differenza fra l’inflazione programmata e quella reale dell’anno precedente, che è pari allo 0,2%, per quest’anno anticipata a novembre ma in misura una tantum, per cui non si replica.

Concludiamo con i riferimenti normativi, qualora volesse approfondire la questione presso il patronato o direttamente con l’INPS e volesse indicare a quali misure si riferisce: l’anticipo della rivalutazione 2022 è stato previsto dal DL 142/2022 (Articolo 21) mentre la perequazione 2023 è contenuta nel Decreto del ministero dell’Economia firmato il 9 novembre scorso.

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