Un pacchetto di misure a supporto delle PMI comprensivo di agevolazioni e fiscalità agevolata per fare business in Europa, nonché un giro di vite sulle leggi che impongono il saldo delle fatture commerciali in tempi stabiliti, ed infine garanzie pubbliche sui prestiti a condizioni di favore grazie ad un intervento sul quadro temporaneo sugli aiuti di Stato: sono alcuni degli impegni che la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha preannunciato all’Europarlamento nel suo discorso sullo stato dell’Unione al 2022.
Presenteremo un pacchetto di aiuti per le PMI. Comprenderà una proposta per un insieme unico di norme fiscali per fare affari in Europa: lo abbiamo chiamato BEFIT.
Questo nuovo sistema renderà più agevole operare nel territorio UE: meno burocrazia significa un migliore accesso al
dinamismo di un mercato continentale, ha spiegato von der Leyen.
E rivedremo la direttiva sui ritardi di pagamento, perché semplicemente non è giusto che un fallimento su quattro sia dovuto al mancato saldo delle fatture nei tempi di legge.
Nell’auspicio UE; per milioni di aziende familiari questa si dovrebbe tradurre in una “ancora di salvezza in acque agitate”.
In generale, ha spiegato von der Leyen, occorrono regole di bilancio che consentano investimenti strategici, salvaguardando nel contempo la sostenibilità di bilancio. “Regole adatte alle sfide di questo decennio”. Anche per questo scopo arriverà un intervento ulteriore per migliorare l’accesso al credito delle imprese.
In ottobre presenteremo nuove idee per la nostra governance economica.
Allo stesso tempo, la Commissione Europea sta elaborando misure a tutela delle società energetiche in crisi di liquidità per le tensioni sui mercati dell’elettricità.
Lavoreremo con le autorità di regolamentazione del mercato per alleviare questi problemi modificando le regole sulle garanzie e adottando misure per limitare la volatilità dei prezzi infragiornaliera.E modificheremo il quadro temporaneo degli aiuti di Stato in ottobre per consentire la disposizione delle garanzie statali, pur preservando condizioni di parità.
La UE, nel suo Piano Energia, ha tuttavia previsto anche un massimale per i ricavi delle imprese che producono energia elettrica a basso costo: un tetto agli extra-profitti da affiancarsi ad una riforma del mercato dell’energia elettrica.