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Verso la NaDEF: Governo ottimista sul PIL

di Anna Fabi

21 Settembre 2020 15:58

Prime indicazioni sul Documento di Economia e Finanza di fine settembre: l'impatto del Covid sui conti e sulle misure della Manovra Economica 2021.

I numeri si conosceranno dopo l’approvazione della nota di aggiornamento del DEF, il Documento di Economia e Finanza, ma ci sono delle anticipazioni del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che conferma anche le tempistiche: il calo stimato del PIL 2020 non raggiungerà il 10% anche se sarà superiore al -8% stimato in primavera.

Il Governo sta preparando la NaDEF, che sarà approvata in Consiglio dei Ministri «il 28 o il 29 di settembre e conterrà la nuova previsione». E l’impatto del Coronavirus sull’economia italiana sarà quindi meno pesante di quello previsto dalle istituzioni internazionali, che prevedono un calo a doppia cifra.

Sulla quantificazione della caduta 2020 del PIL, che incamera il lockdown e in generale l’impatto del Covid 19 sull’economia, Gualtieri non solo conferma le rassicurazioni più volte fornite negli ultimi mesi sul fatto che le cifre non saranno particolarmente drammatiche (ovvero, non si verificheranno gli scenari peggiori), ma si sbilancia ulteriormente: «il numero del PIL sarà a una cifra e sarà nettamente migliore di altri previsori e comunque è prudente perché già sconta l’incertezza del quarto trimestre».

Tradotto: le principali istituzioni internazionali, che hanno previsto un calo superiore al 10%, hanno fatto previsioni troppo pessimistiche sull’Italia.  Ricordiamo che l’Ocse vede il PIL 2020 a -10,5%, la Commissione UE a -11,2%, il Fondo Monetario Internazionale -12,8%.

Il DEF approvato dal Governo italiano nell’aprile scorso, invece, prevede un PIL in calo dell’8%, e questa invece è una previsione eccessivamente ottimistica. Dunque, la cifra attesa nella NaDEF si colloca intorno al 9%.

=> Recovery Plan italiano: le misure in arrivo

Attenzione: non ci sono dettagli sullo scenario che incamera, ma si tratta di un previsione sull’intero 2020, che dunque necessariamente deve ipotizzare anche l’andamento dell’ultimo quadrimestre. Dunque, c’è un margine d’incertezza legato, oltre che ai normali fattori congiunturali, all’andamento della pandemia negli ultimi mesi del 2020. Per essere chiari, nuove misure di lockdown, o comunque un peggioramento dello scenario, potrebbe spostare l’asticella del PIL.

Per quanto riguarda le politiche economiche che l’Esecutivo intende impostare per il 2021, Gualtieri conferma che si pensa ad ammortizzatori sociali mirati per i settori più colpiti (in luogo della CIG per tutti, prevista in questo 2020 per far fronte alla situazione emergenziale), e insiste sulla centralità delle politiche attive per il lavoro.

Al di là delle singole misure, che naturalmente si conosceranno solo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, la sessione di Bilancio 2020 ha un carattere di eccezionalità rispetto al solito per un serie di motivi, tutti legati al Coronavirus. Il primo: quest’anno il Governo non approva “solo” la manovra economica, ma anche un piano (il famoso Recovery Plan) finanziato dall’Europa con 209 miliardi di euro (in parte a fondo perduto, in parte sotto forma di prestiti agevolati a lungo termine).

Le linee guida di questo piano, che Palazzo Chigi ha già predisposto e inviato alle Camere per recepirne il parere, verranno inviate a Bruxelles il 15 ottobre. Che è anche la data entro cui viene presentato dal Governo il Ddl di Bilancio (in genere, negli ultimi anni c’è sempre stato un ritardo di qualche giorno su questa scadenza).

In ogni caso, le due manovre vengono predisposte in contemporanea, e prevedibilmente saranno inserite in una quadro omogeneo di politica economica. Che, come detto, è reso incerto dagli sviluppi dell pandemia.