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Conte: due nuovi decreti, 15 miliardi solo per le PMI

di Barbara Weisz

30 Aprile 2020 15:22

Finanziamenti a fondo perduto e meno tasse per le PMI, ingresso pubblico nel capitale per imprese medio-grandi, rinnovo cig, bonus autonomi, e un secondo decreto per il rilancio del Paese: Conte alle Camere.

Il decreto Aprile, che ormai arriva in maggio, conterrà la proroga degli ammortizzatori sociali prevista dai precedenti provvedimenti (cassa integrazione, indennità per autonomi e professionisti), ne prevederà di nuovi, come il reddito di emergenza, sul fronte delle imprese conterrà nuovi interventi per la liquidità (con un schema di finanziamenti a fondo perduto per le microimprese danneggiate dal Coronavirus), misure sulla capitalizzazione, agevolazioni fiscali. Per i professionisti semplificazioni sugli ISA, gli indici di affidabilità fiscale, con particolare attenzione alle zone più colpite da Covid-19, e risorse per sbloccare i pagamenti della PA. Ci sarà poi l’eliminazione degli aumenti IVA previsti dalle attuali clausole di salvaguardia per il 2021. E misure specifiche per alcuni settori, a partire dal turismo.

Le anticipazioni sul prossimo provvedimento del Governo sono del premier, Giuseppe Conte, in sede di informativa alle Camere sull’emergenza Coronavirus. Il premier ha confermato un secondo provvedimento che, par di capire, avrà un respiro più ampio: «un nuovo decreto-legge per la rinascita economica e produttiva dell’Italia».

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Partiamo dal decreto con le misure economiche relative all’emergenza Coronavirus: «conterrà ulteriori misure di sostegno a lavoratori e imprese, per continuare ad accompagnarli nella fase di transizione verso la riapertura delle attività economiche», ha sintetizzato Conte. Si tratta, lo ricordiamo, di quello che fino ad ora è stato chiamato decreto aprile, ma che in realtà arriverà in maggio. Sarà come previsto un decreto legge, prevedibilmente (in base a quanto comunicato a più riprese da esponenti del governo nelle ultime settimane) da almeno 55 miliardi di euro.

Ci sono, nell’ambito del pacchetto imprese allo studio, misure specifiche per le PMI per un totale di 15 miliardi di euro. «E’ allo studio uno schema di finanziamento a fondo perduto per le piccole imprese, che potrà essere direttamente legato alla perdita di fatturato». Sempre con riferimento alle PMI, al di sopra però di una certa soglia dimensionale, il Governo sta anche pensando a interventi volti ad assorbire parzialmente le perdite con capitale pubblico, che possa trasformarsi in sostegno a fondo perduto, attraverso erogazioni di liquidità o schemi di agevolazione fiscale».

Per le imprese medio grandi, si prevede invece una diversa tipologia di intervento, sempre a sostegno delle realtà colpite dal Coronavirus: «un intervento significativo da parte di Cassa depositi e prestiti, con un ingresso anche temporaneo del capitale a fronte dell’indebitamento». In pratica, quindi, qui si parla dell’ingresso dello Stato nel capitale di rischio delle imprese, in forma appunto temporanea.

Tasse

Arriva una nuova agevolazione fiscale per stimolare gli interventi di edilizia sostenibile. Conte annuncia una misura sugli interventi di riqualificazione energetica e di efficientamento antisismico, con sconti pari al costo pressoché totale dei lavori effettuati. Confermata l’eliminazione degli aumenti dell’IVA e delle accise previsti a legislazione vigente per i 2021. In generale, annunciata una politica fiscale espansiva e semplificazioni, sempre nei limiti di una gestione oculata della finanza pubblica.

Misure fiscali per imprese e Partite IVA

Potenziamento del credito d’imposta sull’affitto delle attività produttive e commerciali, esteso a nuove categorie di pubblici esercizi. Proroga delle sospensioni, semplificazioni, e agevolazioni già disposte con il Cura Italia e il dl Liquidità imprese. Rinvio di altri adempimenti, ad esempio quelli in materia di accisa per l’installazione dei dispositivi necessari alla trasmissione telematica dei corrispettivi. Semplificazione degli ISA, gli indici di affidabilità fiscale, «prevedendo anche modifiche ai parametri attualmente in vigore, per tener conto degli effetti straordinari dell’emergenza» e dando «riconoscimento significativo per le province più colpite dal COVID-19».

Crediti verso la Pubblica Amministrazione

Annunciati 12 miliardi di risorse che consentiranno anticipazioni da parte della Cdp in favore di regioni, province, città metropolitane, comuni ed enti del Servizio sanitario nazionale, per sbloccare i pagamenti a imprese e professionisti da parte delle pubbliche amministrazioni per forniture, appalti e prestazioni professionali.

Ammortizzatori sociali

Qui si annuncia un pacchetto da 25 miliardi, con la proroga di tutti gli ammortizzatori sociali fin qui decisi, a partire da cassa integrazione e indennizzi per autonomi e professionisti. Su quest’ultimo fronte, viene

confermata sia l’innalzamento della somma (che dovrebbe passare da 600 a 800 euro), sia la copertura dei mesi di aprile e maggio (fino ad ora il bonus è stato una tantum per il mese di marzo). In arrivo, anche indennizzi per colf e badanti. L’esecutivo studia poi «l’introduzione di nuove forme di protezione sociale, di cui il Paese avrà assolutamente bisogno, perché si stanno creando nuove povertà, nuove disuguaglianze sociali», con meccanismi di erogazione rapidi ed efficaci. Il riferimento è probabilmente al cosiddetto reddito di emergenza, annunciato nelle scorse settimane anche dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo.

Turismo

Previste da un lato forme di sostegno alle imprese, dall’altro «un incentivo alle famiglie al di sotto di particolari soglie di reddito, con figli a carico, sotto forma di bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese».

Il secondo decreto

Dopo questo decreto (che conterrà anche misure per le famiglie, con particolare attenzione ai bambini e ai ragazzi che hanno perso l’anno scolastico), come detto, ci sarà un ulteriore provvedimento «per la rinascita economica e produttiva dell’Italia». Obiettivo: «offrire al Paese una prospettiva più ampia, più strutturale, più ambiziosa», partendo dal fatto che «la difficoltà dello scenario che abbiamo di fronte non deve impedirci di intravedere anche le opportunità di cui il nostro Paese può beneficiare, con tutta la maturità, la coesione, la creatività, vorrei dire, che l’Italia ha sempre dimostrato», e, «ancor più, in queste settimane molto complicate». Questo secondo decreto servirà a «sostenere la domanda in questa fase recessiva», e a «rinnovare l’infrastruttura del paese». Qualche anticipazione sull’impostazione e le linee guida: innovazione verde, innovazione digitale, drastica semplificazione delle procedure amministrative in settori cruciali per il rilancio degli investimenti, come appalti, edilizia, commercio, legislazione civile, selezione degli investimenti strategici e potenziamento della capacità progettuale del Paese, edilizia scolastica, ricerca, nuove detrazioni fiscale per stimolare edilizia e sostenibilità ambientale.