La Banca Centrale Europea (BCE) ha fissato nuovi tassi di interesse negativi sui depositi overnight (-0,5%, contro il precedente -0,4%) per le banche che scelgono di depositare liquidità presso Francoforte. Le banche però, per ora, non riversano gli interessi sui clienti, pur non remunerando nella maggior parte dei casi i soldi depositati nei conti correnti. Ma secondo l’amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, questo meccanismo non è corretto e, per assicurare “la massima efficienza” alla politica monetaria della BCE, i tassi negativi dovrebbero essere trasferiti anche ai semplici conti correnti.
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Tassi interesse negativi trasferiti sui clienti
In qualità di presidente dell’EBF (Federazione bancaria europea), fondamentalmente l’ABI (Associazione bancaria italiana) delle banche europee, chiede alla BCE di far pagare ai clienti per i soldi tenuti in banca, proteggendo però i piccoli clienti con depositi inferiori ai 100 mila euro.
Sarebbe estremamente importante che i tassi negativi non si fermassero nei bilanci bancari.
Questo in sintesi il meccanismo auspicato da Mustier. Il ragionamento del banchiere è che se si hanno dei tassi negativi gli effetti vanno gradualmente passati ai clienti, pur salvaguardando i clienti meno abbienti.
È importante che la BCE dica alle banche, «per favore passate i tassi negativi ai vostri clienti». Questo è l’unico modo di massimizzare il meccanismo di trasmissione, se si vuole avere il pieno impatto delle politiche monetarie.
Se il pensiero di Mustier dovesse essere condiviso e accolto dalla BCE, i correntisti si troveranno presto a dover sostenere nuovi costi per i propri conti corrente bancari, andando a pagare ben più delle spese di gestione, con interessi negativi che andranno ad erodere parte dei soldi risparmiati e depositati in banca.