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Smart working in Italia: stato dell’arte

di Francesca Vinciarelli

23 Aprile 2015 09:00

Indagine rivela come flessibilità e web app stiano cambiando il modo di lavorare in Italia, sempre più improntato al mobile working e al lavoro agile: dati e applicazioni.

Mobile e smart working sono le parole chiave del lavoro ai tempi moderni. Complice, la diffusione sempre più ampia della flessibilità e la crescente consapevolezza delle aziende dei suoi vantaggi in termini di soddisfazione e produttività. Il lavoro flessibile implica tuttavia la necessità di accedere ai documenti ovunque e con qualunque dispositivo (smartphone, tablet, pc): per questo scopo, sono ormai disponibili numerosi strumenti e applicazioni pensati proprio per condividere i file e comunicare con colleghi, clienti, partner e fornitori.

=> Expo 2015: accordo per il lavoro flessibile

Una recente indagine Regus ha analizzato la situazione in Italia effettuando un confronto con la media mondiale e prendendo in considerazione un campione di oltre 44.000 manager e professionisti in 100 Paesi. Dallo studio è emerso che:

  • l’89% dei manager e professionisti italiani utilizza strumenti tecnologici per la gestione del lavoro da remoto, come la condivisione di file e di documenti (la media mondiale è dell’86%);
  • oltre il 96% usa la messaggistica istantanea per comunicazioni di carattere professionale.

Le web app maggiormente usate sono:

  • Dropbox nel 64,1% dei casi (media mondiale 56%);
  • Google Drive nel 48,2% dei casi (media mondiale 43%);
  • WeTransfer, 35,3% in Italia e 18% nel mondo;
  • Google Hangouts con il 21,4% in Italia ed il 22% nel mondo;
  • Microsoft Remote Desktop, con il 14,9% Italia ed il 19% nel mondo.

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Gli strumenti di comunicazione più utilizzati sono quelli di instant messaging e VoIP, i quali rappresentano la vera rivoluzione dal punto di vista lavorativo, riducendo tempi, consentendo di rimanere sempre collegati e immediatamente reattivi, rendendo il lavoro realmente smart. Più in particolare:

  • Whatsapp viene utilizzato in Italia dall’84,4% dei rispondenti (54% media mondiale);
  • Skype viene usata dal 73,5% dei manager e professionisti italiani e dal 60% di quelli mondiali, classificandosi come la soluzione di VoIP;
  • Facebook Messenger, sia in Italia che nel mondo, viene scelto nel 48% dei casi;
  • Viber viene scelto nel 18,4% dei casi in Italia e nel 13% nel mondo;
  • WeChat nel 5,9% in Italia e 11% nella media globale.unnamed-2

Mauro Mordini, Country Manager Regus in Italia, ha commentato:

«Sono sempre di più le aziende che adottano metodologie di lavoro flessibile e da remoto, almeno occasionalmente; gli strumenti tecnologici e le connessioni stanno aiutando a superare alcuni degli ostacoli tradizionalmente associati con il lavoro al di fuori dell’ufficio, consentendo l’accesso e la condivisione di file e la possibilità di comunicare facilmente. I vantaggi sono notevoli: risparmio di tempo speso in viaggi e incremento della produttività».

(Fonte: indagine Regus).