Comporto, licenziamento e risarcimenti

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 11 Settembre 2017
Aggiornato 14 Novembre 2017 10:03

Giuseppe R. chiede:

Sono stato licenziato per superamento del periodo di comporto (autista di autobus in azienda trasporti). Dietro visita SPRESAL mi è stata diagnosticata un’apnea notturna con ripercussioni durante i turni. Dopo 5 mesi di accertata non idoneità al lavoro, durante i quali ho chiesto invano un cambio di mansioni, alla ripresa mi sono stati assegnati turni fissi di 13 ore (6 ore e 30 minuti di guida, il resto di sosta). So che il licenziamento è legittimo ma mi spetta un risarcimento data l’assunzione nel 2009 con contratto a tempo indeterminato?

In caso di licenziamento legittimo, sono i contratti di lavoro a stabilire le somme che eventualmente spettano al lavoratore (indennità di preavviso, e via dicendo). Quindi, deve controllare cosa prevede in materia il contratto a lei applicato: in particolare, deve verificare se ci siano spettanze particolari per coloro che, come nel suo caso, vengono licenziati per superamento del periodo di comporto.

=> Comporto e licenziamento del dipendente

Il risarcimento economico, che dopo il Jobs Act in molti casi sostituisce il precedente diritto al reintegro, riguarda esclusivamente il caso del licenziamento illegittimo, che va accertato da un giudice. Nel suo caso, comunque, non si applicherebbe il Jobs Act ma il diritto al reintegro, come previsto dalla vecchia versione dell’articolo 18, perché lei era già assunto a tempo indeterminato prima dell’entrata in vigore della Riforma del Lavoro.

=> Comporto e licenziamento: la tempistica corretta

Quindi, se lei ritiene che il licenziamento sia illegittimo, può tentare la strada della ricorso in tribunale. Se invece, come mi pare di capire, ritiene che il licenziamento sia legittimo in base alla legislazione vigente, deve controllare se il suo contratto collettivo di lavoro prevede una qualche forma di risarcimento.

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