Calcolo ricongiunzione contributi riscattati

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 18 Luglio 2017
Aggiornato 24 Luglio 2017 10:05

Alessandro R. chiede:

Sono prossimo alla pensione, in uscita il 21 gennaio 2018 per raggiunti limiti. Ho inviato con PEC alla mia amministrazione di competenza (sono dipendente statale) la richiesta di calcolo ricongiunzione per contributi già riscattati nel 1989, maturati nell’amministrazione forestale. Vista la mia imminente uscita, è obbligata la mia amministrazione a fornirmi il calcolo e il decreto o discrezionale? Se il ritardo dovesse diventare patologico posso rivolgermi a un legale?

Le consiglio di fare la stessa domanda all’INPS: chieda cioè all’istituto di previdenza, non al suo datore di lavoro, il calcolo dei costi della ricongiunzione. Altra possibilità, rivolgersi a un patronato. Non credo che il suo datore di lavoro, pur essendo una pubblica amministrazione, sia tenuto ad effettuare questo calcolo, visto che comunque la domanda di ricongiunzione va poi inoltrata all’INPS, che gestisce l’intera pratica.

Le suggerisco però di valutare anche un’altra ipotesi: quella di applicare il cumulo dei contributi, che le consente di far valere quanto versato in entrambe le gestioni (dipendenti statali e amministrazione forestale), senza nessun onere.

 

=> Ricongiunzione: se conviene più del cumulo

Mi pare di capire che lei vada in pensione di vecchiaia, ma comunque la Legge di Stabilità 2017 introduce la possibilità di applicare il cumulo anche alla pensione anticipata. I contributi da lei versati vengono poi conteggiati pro quota, in base alle regole di ciascuna gestione.

Deve comunque calcolare che cosa le conviene maggiormente: la ricongiunzione, invece, prevede che la pensione venga interamente calcolata in base alle regole dell’ultima gestione.

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Risposta di Barbara Weisz