Ricongiunzione: se conviene più del cumulo

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 6 Giugno 2017
Aggiornato 11 Gennaio 2018 09:33

L.F. chiede:

Nel 2015 ho fatto richiesta di ricongiunzione, per portare alcuni contributi della cassa periti (EPPI) in INPS. Nel 2016 mi è stato richiesto un onere troppo gravoso, così ho rinunciato. Posso dunque fare domanda di cumulo gratuito? Avrò un totale di 37 anni contributivi a fine dicembre 2017, con l’aggiunta dei 33 mesi EPPI mi permetterebbe l’uscita anticipata dal lavoro nel 2023.

Lei può scegliere fra cumulo e ricongiunzione, ma tenga presente che le conviene fare bene i calcoli per capire alla fine quale trattamento previdenziale le conviene di più. Il punto è che la ricongiunzione dei contributi consente di calcolare l’intero assegno previdenziale con le regole della gestione a cui si è iscritti, e nella quale si fanno confluire i contributi, mentre in caso di cumulo, il calcolo viene fatto pro quota in base alle regole di ciascuna gestione.

=> Ricongiunzione e cumulo pensione a confronto

Nel suo caso, mi pare che l’istituto previdenziale al quale confluirebbero i contributi per la ricongiunzione sia l’INPS. Può quindi calcolare a che pensione le darebbe diritto l’operazione, e poi verificare a quanto ammonterebbe l’assegno facendo un calcolo pro quota (quindi applicando le regole INPS ai 37 versati a questo istituto e quelle della cassa periti per le quote di competenza (33 mesi). Tutto questo, ovviamente, al netto dei costi di ricongiunzione, che nel suo caso erano già stata quantificati.

Se sottraendo gli oneri di ricongiunzione si ritrova comunque una pensione più ricca, può comunque valutare di percorrere questa strada invece di scegliere il cumulo contributivo, che è gratuito ma potrebbe riservarle poi un assegno pensionistico inferiore.

Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?

Chiedi all'esperto

Risposta di Barbara Weisz