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Stage in azienda: cosa cambia con la Riforma del Lavoro

di Noemi Ricci

Come cambiano le regole per gli stage aziendali in base all'articolo 12 della riforma del lavoro, secondo la versione approvata dal Senato e ora passata all'esame della Camera.

L’articolo 12 del Ddl di riforma del lavoro Fornero – atteso all’esame della Camera dopo l’approvazione in Senato – prevede importanti novità per gli stage in azienda (come il diritto degli stagisti a ricevere un compenso) che comunque non diverranno subito operative: il Governo ha infatti 6 mesi dall’entrata in vigore della riforma per adottare uno o più decreti legislativi che individuino principi e requisiti dei percorsi di formazione in azienda.

Al momento, le linee guida sui tirocini formativi e di orientamento sono:

  1. «valorizzazione di altre forme contrattuali a contenuto formativo»;
  2. «puntuale individuazione delle modalità con cui il tirocinante presta la propria attività»;
  3. «individuazione degli elementi qualificanti del tirocinio e degli effetti conseguenti alla loro assenza» (le sanzioni sono state stralciate);
  4. «il riconoscimento di una congrua indennità» (prima «previsione di non assoluta gratuità del tirocinio, attraverso il riconoscimento di una indennità»).

Con riferimento al compenso – di cui alla lettera d) del comma 1 – viene stabilita «a carico del trasgressore l’irrogazione di una sanzione amministrativa da un minimo di 1.000 a un massimo di 6.000 euro».

La precisazione che «dall’applicazione del presente articolo non possono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica»: potrebbe compromettere il pagamento di un compenso da parte degli Enti pubblici.

Infine, va notato che in caso di mancata corresponsione del compenso allo stagista è prevista una sanzione, che però è stata eliminata nel caso vengano a mancare gli elementi qualificanti dei tirocini (presenti nella precedente versione della riforma del lavoro).