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Decreto Flussi: nuove quote di manodopera straniera

di Anna Fabi

1 Luglio 2025 09:16

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Approvato il Decreto Flussi 2026-2028, maxi ingresso di lavoratori extra-comunitari per soddisfare le esigenze del sistema economico e produttivo.

Il nuovo Decreto Flussi 2026-2028, approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 giugno, programma l’ingresso regolare dimezzo milione di lavoratori non comunitari in tre anni, sia come subordinati e autonomi, sia come stagionali.

L’obiettivo è quello di colmare le lacune di forza lavoro che non possono essere coperte con risorse interne.

Decreto Flussi: le quote per il triennio 2026-2028

Nel dettaglio, per l’anno 2026 sono stati autorizzati 164.850 ingressi, mentre il totale per il triennio 2026-2028 raggiunge i 497.550 ingressi. Le quote di lavoratori extra-UE sono ripartite come segue:

  • 230.550 unità per lavoro subordinato non stagionale e autonomo;
  • 267.000 unità per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico.

Le quote sono state determinate in base ai fabbisogni espressi dalle parti sociali e alle domande di nulla osta al lavoro presentate negli anni precedenti. Il governo ha dunque programmato gli ingressi in base alle esigenze concrete delle imprese, con l’intento di creare una politica migratoria realistica e in linea con le necessità del mercato del lavoro.

Obiettivo, immigrazione legale e controllata

Il Decreto Flussi facilita l’ingresso regolare di manodopera e mira a contrastare fenomeni di irregolarità nell’ingresso e permanenza dei lavoratori. Con una gestione controllata dei flussi migratori, cerca di ridurre il lavoro sommerso e lo sfruttamento dei lavoratori, creando canali legali che favoriscano l’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro italiano in modo trasparente.

Ok ad ingressi fuori quota

Il governo ha anche espresso la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota, ossia la possibilità di accogliere lavoratori con specifiche qualifiche professionali, che potrebbero non rientrare nel sistema delle quote ordinarie. Questo approccio mira a soddisfare la crescente domanda di profili professionali altamente qualificati, specialmente nei settori più richiesti dai datori di lavoro.

Addio ai click day

Inoltre, si prevede un graduale ridimensionamento del meccanismo del “click day”, che ha avuto il suo apice negli anni passati come strumento per gestire gli ingressi. Il nuovo sistema sarà più mirato, focalizzandosi soprattutto sui settori ad alta richiesta di manodopera, migliorando l’efficacia complessiva del sistema.

Più formazione nei Paesi d’origine

Il Decreto Flussi 2026-2028 rappresenta una risposta strategica alle esigenze del mercato del lavoro italiano, che necessità di manodopera straniera per sostenere il proprio sistema economico.

Una parte fondamentale della strategia riguarda anche il rafforzamento della formazione dei lavoratori nei Paesi di origine. Attraverso percorsi formativi mirati, il governo italiano punta a preparare i migranti per le specifiche esigenze del mercato del lavoro italiano, rendendo il processo di integrazione più fluido e vantaggioso per entrambe le parti.